Roma, 6 marzo 2013 - Sono otto i punti del possibile programma di governo enunciati oggi da Pier Luigi Bersani alla direzione Pd: “Fuori dalla gabbia dell’austerità, l’emergenza è economia reale ed occupazione; misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro; riforma della politica e della vita pubblica; voltare pagina sulla giustizia e sull’equità; legge sui conflitti di interesse, sull’incandidabilità, l’ineleggibilità e sui doppi incarichi; economia verde e sviluppo sostenibile; prime norme sui diritti; istruzione e ricerca”.

Ha aggiunto Bersani: “Queste proposte, che non sono ovviamente esaustive di un programma di governo e di legislatura, ma che segnano un primo passo concreto di cambiamento, vengono sottoposte a una consultazione sia riferita alle priorità sia ai singoli contenuti. A questo fine verranno messi in rete l’elenco delle proposte e, via via per ogni singolo punto, i relativi progetti di legge o le specificazioni di dettaglio in modo da consentire una partecipazione attiva alla elaborazione e all’arricchimento dei contenuti”.

POLITICHE DI STABILITA' - Il primo punto citato da Bersani è quello relativo alla necessità di chidere la stagione della sola austerità: “Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell’eurozona”.

SOCIALE E LAVORO - Quindi, la seconda proposta riguarda “misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro”, un lungo elenco che comprende, tra l’altro, “l’allentamento del patto di stabilità degli enti locali”, la “riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero”, il “salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale”, la “riduzione e redistribuzione dell’Imu”.

DIMEZZAMENTO DEI PARLAMENTARI - Sul fronte della “riforma della politica e della vita pubblica” il leader Pd prospetta il “dimezzamento dei parlamentari”, la riduzione degli stipendi dei parlamentari, da parametrare a quelli dei sindaci, una riforma della “legge elettorale con riproposizione della proposta Pd sul doppio turno di collegio”.

GIUSTIZIA E LEGALITA' - Il quarto punto riguarda la “giustizia e la legalità” e prevede una “legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio; norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso; nuove norme sulle frodi fiscali”.

CONFLITTO D'INTERESSI - Anche il quinto punto del programma contiene misure indigeste per il Pdl comprende anche una “legge sui conflitti di interesse, sull’incandidabilità, l’ineleggibilità e sui doppi incarichi”, norme che dovrebbero seguire “la falsariga del progetto approvato dalla commissione Affari costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini”.

ECONOMIA VERDE - La sesta proposta riguarda “l’economia verde e sviluppo sostenibile” e prevede, tra l’altro, “l’estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica” e un “programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo”. Quindi, Bersani ha proposto “norme sui diritti”, come quelle “sull’acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia” e “norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca”.

SCUOLA E RICERCA - Infine, “istruzione e ricerca”: si parla di “contrasto all’abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie; adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere; un organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori”.