{{IMG_SX}}New York, 19 giugno 2008  - Hanno fatto un patto solenne, rimanere incinte tutte insieme, immediatamente e ad ogni costo, e l'hanno mantenuto tutte e diciassette, prima di compiere i 16 anni. E' l'incredibile spiegazione del boom di nascite a Gloucester, un piccolo villaggio di pescatori del Massachusetts, a sud di Boston. Sembra la trama di un film, come il premio Oscar "Juno, che racconta la gravidanza di una teenager tra i libri di scuola. E anche il set è perfetto, lo stesso del film "La tempesta perfetta", ma le protagoniste sono diciassette studentesse liceali in carne e ossa.


E' cominciato tutto con l'anno scolastico,
scrive Time magazine, con il patto stretto in gran segreto da un gruppo di amiche della Gloucester High School: un figlio tutte quante per allevarli tutti insieme, approfittando del nido gratis messo a disposizione dalla scuola, col passeggino nei corridoi.
 

Joseph Sullivan, il preside, statistiche alla mano, è stato tra i primi a sospettare qualcosa di strano: il numero di gravidanze nel suo istituto di 1.200 studenti è quadruplicato nel 2008. I prof avevano avuto i primi segnali già a ottobre, notando che alcune ragazze chiedevano con insistenza di fare test di gravidanza in infermeria. Ma anziché mostrare preoccupazione quando il ciclo era in ritardo, si rattristavano o davano in escandescenze scoprendo di non essere incinte.
 

"Un atteggiamento insolito", ha commentato il preside. Sono bastate un paio di domande e il segreto è stato svelato. La disinformazione in materia di educazione sessuale non c'entra e non si trattava neppure di emulazione: le ragazze erano determinate a realizzare il loro sogno di maternità comune. Al punto che uno dei padri è un senzatetto di 24 anni.


Di aborto non se ne parla: siamo nel cuore del New England cattolico e irlandese. E del resto le future mamme non ne vogliono sapere. A Gloucester le nascite sono in calo da quindici anni di fila, da quando l'industria della pesca è in crisi.
 

Per alcuni la spiegazione del caso delle liceali è nel disagio di vivere in una cittadina così dura e precaria: "Le famiglie si spezzano, manca il lavoro, l'economia della città si basa esclusivamente sulla pesca", ha detto il provveditore agli studi del distretto Christopher Farmer. "Molti ragazzi che frequentano il liceo vivono in famiglie disagiate e non hanno una guida che li aiuti o li segua".