{{IMG_SX}}Nuoro, 23 maggio 2008  - Dopo 41 anni il Gipeto torna in Barbagia. A darne notizia è il quotidiano 'La Nuova Sardegna'. I primi rilasci in Sardegna avverranno a partire da domenica nell'area della foresta Montes, nel Supramonte di Orgosolo (Nuoro) proprio la zona in cui i gipeti sardi nidificarono per l'ultima volta nel 1967.


Il personale del Corpo forestale
, una volta liberati i volatili, dovrà proteggere e monitorare la specie fino alla creazione di una popolazione stabile.

"Cancellato dalla guerra scatenata dalle fantasie popolari. Superstizioni e leggende, spesso raccontate sui libri scolastici -si legge sul quotidiano locale- hanno attribuito al gipeto un aspetto demoniaco, tanto da essere conosciuto come l'avvoltoio degli agnelli, un rapace sanguinario che non esitava a rapire persino bambini incustoditi. Per questi motivi il gipeto è stato perseguitato, combattuto e ucciso con ogni mezzo, finchè nel 1913 in Val d'Aosta è stato abbattuto l'ultimo esemplare presente sulle Alpi.


Successivamente la sua rarità ha scatenato una ulteriore corsa all'ultimo gipeto, alimentata in particolare da musei e collezionisti privati che hanno chiesto le spoglie del volatile divenute sempre più preziose.
 

Così il Gypaetus barbatus (questo il nome scientifico) è stato condannato all'estinzione anche in Sicilia (nel 1936) e in Sardegna (nel 1967)". " Proprio la Sardegna -si legge ancora sulla 'Nuovà- ora è al centro di un progetto per la reintroduzione del gipeto in ambienti a lui familiari (come quelli della Barbagia) che ha già mosso i primi passi. Si tratta di una operazione complessa e delicata che richiederà tempo, competenza e nuove forme di collaborazione.
 

Recentemente a Sassari, nella sede dell'Ispettorato del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione si è svolto un incontro propedeutico al progetto per riaccogliere lo splendido volatile nell'isola".