{{IMG_SX}}Bruxellles, 14 febbraio 2008  - Finora si pensava che il primate del Belgio, il cardinale Godfried Danneels, non fosse stato eletto papa al posto di Joseph Ratzinger, durante il conclave dell'aprile 2005, per le sue posizioni troppo 'progressiste'; oggi, tuttavia, la stampa belga emette una nuova ipotesi: a sbarrare la strada del soglio pontificio al cardinale, afferma il settimanale fiammingo 'Dag Allemaal', potrebbe essere stato il mestiere di suo nipote, un noto attore di cinema porno, probabilmente il più famoso del Belgio.


Il nome di Danneels è uno di quelli che circolavano tra i 'papabili' dopo la morte di Giovanni Paolo II (che lo creò cardinale nel 1983), ma la scelta cadde su Ratzinger, andando in direzione opposta a quel che speravano il cardinale belga e i suoi sostenitori, imponendo una virata della Chiesa verso posizioni più conservatrici.

Il Dag Allemaal - ripreso, anche da alcuni quotidiani belgi francofoni - ha rivelato che la più grande pornostar maschile fiamminga, conosciuta con lo pseudonimo 'Byrne', è in realtà il figlio adottivo di Paul Breyne e Godelieve Danneels, rispettivamente cognato e sorella del cardinale Danneels.


Dries Breyne, questo il vero nome dell'attore, ha 36 anni, è nato a Lilla, città del Nord della Francia al confine con il Belgio, e fu adottato dai suoi nuovi genitori fiamminghi dopo essere stato abbandonato dalla madre. Risiede oggi a Praga, ma torna frequentemente in Belgio per partecipare alle riunioni di famiglia. "Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare - ha detto 'Byrne' ai suoi intervistatori fiamminghi - non c'è il minimo problema. I tempi sono cambiati e le mentalità si sono evolute: è finita l'epoca in cui la mia famiglia era imbarazzata per il il mio mestiere".

Nell'intervista comunque, Breyne ha escluso di poter essere la causa, sia pure indiretta, della fallita elezione di suo zio: "Non ha alcun senso, sono solo voci. Il mio mestiere di attore porno non ha influenzato alcun membro del conclave". D'altra parte lo stesso cardinale afferma oggi: "non sono responsabile per la mia famiglia".

 

Monsignor Danneels, 74 anni, arcivescovo di Malines-Bruxelles, è molto conosciuto per le sue doti diplomatiche, la sua intelligenza e le sue posizioni 'progressiste' su temi come l'uso del preservativo contro l'Aids, il celibato dei preti, l'attenzione ai diritti umani e alla lotta contro la povertà, l'attitudine riformatrice.

 

Una volta, a una bambina che gli chiedeva come avrebbe voluto chiamarsi se fosse stato eletto papa, rispose: "Giovanni XXIV, perché ho dei bellissimi ricordi di Papa Giovanni". Sull'uso del preservativo fece scalpore la sua dichiarazione in cui osservava che, se un sieropositivo ha rapporti sessuali, non prendere precauzioni nei confronti del partner equivale a violare il comandamento "non uccidere". Sul celibato di preti, invece, ha sostenuto che "è una regola della Chiesa che può cambiare".