Paralimpiadi, si avvera il sogno di Zakia e Hossain: sono a Tokyo dopo la fuga da Kabul

I due atleti afghani sono fuggiti da Kabul dopo che i talebani avevano impedito loro di partecipare ai giochi olimpici

Zakia Khudadadi, atleta paralimpica afghana (Ansa)

Zakia Khudadadi, atleta paralimpica afghana (Ansa)

Tokyo, 28 agosto 2021 - Una bella storia colora di speranza le paralimpiadi: fuggiti dall'orrore dei talebani, i due atleti paralimpici dell'Afghanistan Zakia Khudadadi (taekwondo) e Hossain Rasouli (atletica) sono riusciti ad arrivare in Giappone per partecipare ai giochi olimpici di Tokyo 2020.  I due atleti sono stati evacuati da Kabul nei giorni scorsi su un volo dell'Aeronautica militare australiana dopo che, alla metà di agosto, la città è  caduta in mano ai talebani. Sono stati costretti a fuggire dal loro Paese e a essere condotti in un luogo sicuro perché i talebani avevano impedito loro di partire per il Giappone.

Prima di arrivare in terra nipponica hanno fatto una sosta intermedia a Parigi dove hanno potuto riposare e allenarsi, in un centro di formazione del ministero dello sport francese, in vista delle competizioni a cinque cerchi. Khudadadi è la prima rappresentante femminile dell'Afghanistan a partecipare ai giochi dal 2004. 

Il presidente della Federazione italiana taekwondo, Angelo Cito, commenta: "Apprendere che Zakia è arrivata al villaggio paralimpico è veramente una cosa bella, già questa è una grandissima vittoria. Che sia poi la prima donna afghana a partecipare nel taekwondo è un grande piacere".  Zakia, atleta del taekwondo, è la prima donna afghana chiamata a partecipare alle Paralimpiadi: "È una vittoria per lo sport, olimpico e paralimpico e per tutto quello che le ragazze afghane stanno attraversando in questo momento", ha aggiunto Cito, tra i primi a mobilitarsi per la causa dei due atleti paralimpici afghani. 

Il 24 agosto la bandiera dell'Afghanistan era stata portata alla cerimonia di apertura da un volontario dei Giochi, come atto di solidarietà dopo che i due atleti paralimpici afghani erano stati costretti al ritiro.  Khudadadi, 23 anni, in precedenza aveva detto di essere "entusiasta" dalla prospettiva di essere la prima donna a competere ai Giochi per il suo Paese da Atene 2004, mentre Rasouli, 24 anni, ha affermato che la possibilità di esibirsi a Tokyo era un "sogno". E adesso quel sogno si è avverato.