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Tragedia sulle Alpi svizzere, un'altra vittima. Morta italiana 42enne
Cronaca

Tragedia sulle Alpi svizzere, un'altra vittima. Morta italiana 42enne

E' la settima vittima dell'incidente di montagna, era gravissima in ospedale. Altri sei connazionali hanno perso la vita LE VITTIME / Identificato il quinto italiano morto LA TESTIMONIANZA / "Io, vivo grazie all'esperienza" Alpi Svizzere, due morti a Chamonix. Due sulle Alpi Bernesi. Una sul Monte Bianco
Morti sulle Alpi svizzere, identificato il quinto italiano morto
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Morti sulle Alpi svizzere, identificato il quinto italiano morto

Sei gli alpinisti che hanno perso la vita, di cui 5 italiani. Il procuratore: "Per ora nessuna ipotesi di reato" LA TESTIMONIANZA / "Io, vivo grazie all'esperienza" Alpi Svizzere, due morti a Chamonix. Due sulle Alpi Bernesi. Una sul Monte Bianco Tragedia sull'Himalaya, morto l'italiano Simone La Terra Alpi svizzere, un'altra vittima di Como: morto l'infermiere Andrea Griginioni
Tragedia sulle Alpi svizzere, 6 morti di cui cinque italiani
Cronaca

Tragedia sulle Alpi svizzere, 6 morti di cui cinque italiani

Oltre alla guida alpina Mario Castiglioni non ce l'hanno fatta sua moglie e tre soci del Cai di Bolzano: Marcello Alberti di 53 anni, sua moglie Gabriella Bernardi, 52, e Elisabetta Paolucci di 44. Due scialpinisti morti sulle Alpi Bellunesi LA TESTIMONIANZA / "Io, vivo grazie all'esperienza" Alpi Svizzere, due morti a Chamonix. Due sulle Alpi Bernesi. Una sul Monte Bianco Tragedia sull'Himalaya, morto l'italiano Simone La Terra

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Suicidio assistito, primo caso in Lombardia: una 50enne con sclerosi multipla muore col farmaco fornito dal Ssn
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Suicidio assistito, primo caso in Lombardia: una 50enne con sclerosi multipla muore col farmaco fornito dal Ssn(DIRE) Firenze, 14 mar. - Consegnate in mattinata in Consiglio regionale 10.000 firme raccolte in tutta la Toscana, su iniziativa dell'associazione Luca Coscioni, a sostegno della proposta di legge che prevede tempi certi di risposta da parte del servizio sanitario alle richieste di suicidio assistito. Il testo, collegato alla campagna nazionale Liberi subito, è in corso di presentazione in ogni Regione. Presente al momento del deposito delle firme a palazzo del Pegaso, sede dell'assemblea legislativa toscana, anche il tesoriere dell'associazione, Marco Cappato: "Diecimila persone in Toscana danno l'opportunità alla Regione di approvare delle buone regole per dare tempi certi di risposta a chi, affetto da sofferenza insopportabile, chiede di poter morire senza soffrire- spiega l'attivista radicale, parlando coi giornalisti- questo è già un diritto che abbiamo strappato con la Corte Costituzionale e con la disobbedienza civile per l'aiuto a dj Fabo, ma questo diritto per essere attuato ha bisogno dell'intervento del servizio sanitario regionale". Quindi, sintetizza Cappato, "chiediamo che entro 20 giorni il servizio sanitario verifichi le condizioni della persona richiedente e decida se può essere aiutata a terminare la propria vita. È un'occasione che si offre alla Toscana, attraverso l'iniziativa popolare, di dare delle risposte alle persone che soffrono. L'augurio è che le consigliere e i consiglieri regionali e il presidente Eugenio Giani vogliano approfittare di questa occasione per non girare la testa dall'altra parte: i cittadini hanno fatto il loro compito ora tocca a loro approvare delle buone regole". In Toscana, ricorda ancora Cappato, "è già accaduto in un caso che una persona sia stata aiutata a morire. Ci dicono che allora una legge non servirebbe, ma non è vero- aggiunge- una legge serve perché intanto le amministrazioni possono cambiare colore e sensibilità e anche tra un'Asl e un'altra ci può essere una diversa capacità di rispondere a queste richieste. Vogliamo, invece, che ci sia la certezza di regole che valgono per tutti". La Regione Toscana, incalza il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, "trovi il tempo fra i vari affari, appalti, nomine anche di discutere di diritti e libertà individuali. Sarebbe una garanzia per i prossimi anni, perché significa non far dipendere un diritto dalla buona volontà della gestione sanitaria, ma da regole precise che garantiscano tutti". (Cap/ Dire) 10:47 14-03-2

La donna ha dovuto aspettare nove mesi, dopo la sua richiesta, ed è servito l’intervento dell’associazione Luca Coscioni. Che ora insiste: servono leggi regionali per rendere chiaro e lineare questo percorso

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