Vanessa Ferrari argento alle Olimpiadi. "Volevo l'oro, ho avuto problemi ai piedi"

Ginnastica artistica, oro all'americana Jade Carey, bronzo a Murakami e Melnikova

Vanessa Ferrari (Ansa)

Vanessa Ferrari (Ansa)

Tokyo, 2 agosto 2021 - Stratosferica Vanessa Ferrari. Un'altra impresa colora di azzurro le Olimpiadi di Tokyo 2020. L'italiana della ginnastica artistica conquista una storica medaglia d'argento nel corpo libero. La Ferrari migliora la performance delle qualificazioni, ottenendo 14.200 di punteggio. Un'esercizio perfetto, tatticamente studiato per non rischiare più del dovuto (tre diagonali eseguite invece di quattro) e portare a casa un punteggio da medaglia. Ed è sul podio a 30 anni, alla sua quarta olimpiade. L'oro va all'americana Jade Carey (esercizio di una difficoltà di base elevatissima) con 14.366, bronzo ex aequo alla giapponese Mai Murakami e alla russa Angelina Melnikova con 14.166. Quinta la brasiliana Andrade con 14.033. 

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Una medaglia che arriva al termine di una carriera fatta di allori, tanti, e infortuni terribili. Cinque interventi chirurgici alle spalle, fino alla rottura del tendine d'achille ai mondiali durante la finale dei mondiali di ginnastica artistica a Montreal nel 2017. Tutto sembrava perduto, poi la pandemia che fa slittare i Giochi di un anno. E un sogno che inizia ad aprirsi nella mente. Anche se sembra impensabile, quasi impossibile. Finché non è arrivata quella qualificazione in Coppa del Mondo a Doha, dove ha vinto il derby con la compagna di squadra Mori. E così ha guadagnato il pass per Tokyo, dove ha brillato fin dalle prime apparizioni. Ed è arrivata l'attesa finale del corpo libero, dove - dopo il forfait di Simone Biles, la Ferrari era tra le favorite per una medaglia. Ha osato con intelligenza, scegliendo un esercizio che le dava sicurezza visti anche i problemi ai piedi di cui spiegherà nel post gara. 

Le sue parole

"Sono partita che puntavo all'oro, volevo far suonare l'inno", dice Vanessa dopo l'impresa. "La mia avversaria americana è partita con un punteggio più alto, io ho puntato soprattutto sull'esecuzione, ma ho avuto diversi problemi ai piedi", spiega. E ricorda "il terzo posto di Londra: era mio ma il terzo posto per me non c'è stato". Poi aggiunge: "Si chiude stasera un ciclo di 5 anni cominciato a Rio. Adesso vado in vacanza, poi penserò a come organizzare il mio futuro".