Tokyo trema: a due giorni dalle Olimpiadi 1.800 contagi Covid in 24 ore

Mai così alti da gennaio. Intanto è salito a 79 il numero di atleti, organizzatori e giornalisti risultati positivi al Coronavirus

Olimpiadi di Tokyo, operazioni di sanificazione (Ansa)

Olimpiadi di Tokyo, operazioni di sanificazione (Ansa)

Tokyo, 21 luglio 2021 - Tokyo trema a causa della variante Delta. A due giorni dalla cerimonia di inizio delle Olimpiadi 2021 (oggi ci sono state comunque le prime gare), la megalopoli aggiorna il record di infezioni giornaliere da Covid, con 1.832 casi, che rappresenta il massimo da metà gennaio. Nella capitale e nelle tre prefetture circostanti è attualmente in vigore il 'quasi' stato di emergenza, con durata fino al 22 agosto, oltre il programma ufficiale dei Giochi. La governatrice della capitale, Yuriko Koike, ha ammesso che i "numeri di oggi sono particolarmente pesanti". Tuttavia la prima cittadina ha anche fatto notare che "i casi gravi sono cresciuti di poco, in tutto sono 64, e quello che è emerge guardando il quadro complessivo è che i vaccini stanno facendo i loro lavoro".

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Ma il ministro della Sanità, Norihisa Tamura, avverte: "Se a partire da Tokyo si diffonde esponenzialmente il numero dei contagi, per quanto si cerchi di mettere a disposizione posti letto e per quanto si proceda con le vaccinazioni, ci sarà un affollamento. Dobbiamo impegnarci tutti a evitare comportamenti a rischio".

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Sale il numero dei positivi

Intanto è salito a 79 il numero di atleti, organizzatori e giornalisti risultati positivi al Coronavirus su un totale di oltre 20mila persone controllate. Fra i 79 positivi soltanto 8 sono atleti di cui 5 ospitati nel Villaggio Olimpico. I primi atleti positivi a dover rinunciare alle gare ritirandosi dalla competizione sono una lottatrice di Taekwondo cilena, Fernanda Aguirre, e una atleta di skateboard olandese, Candy Jacobs.

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La cerimonia d'apertura

Intanto il governo giapponese ha reso noto che i leader di almeno una quindicina di Paesi e organizzazioni internazionali hanno confermato la propria presenza alla cerimonia di apertura che si terrà venerdì. Si tratta di un numero notevolmente ridotto rispetto ai 40 leader che parteciparono all'apertura dei Giochi di Rio del 2016 e questo a causa della pandemia e delle forti restrizioni sanitarie imposte dal Paese ospitante. Tra coloro che hanno confermato la propria presenza al nuovo stadio olimpico di Tokyo ci sono il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro mongolo Luvsannamsrai Oyun-Erdene, oltre alla first lady americana, Jill Biden. Alla cerimonia parteciperanno anche circa 70 autorità straniere in rappresentanza dei corrispondenti ministeri dello sport, come annunciato in conferenza stampa dal portavoce del governo giapponese, Katsunobu Kato.

Olimpiadi a rischio?

Ieri, il capo del comitato organizzatore di Tokyo 2020, Toshiro Muto, non ha escluso alcuno scenario nel caso di un'esplosione dei contagi di Covid nel villaggio olimpico, neppure una cancellazione dell'evento all'ultimo momento: "Non possiamo prevedere cosa accadrà in termini di contagi", ha osservato, "potrebbero sia aumentare che diminuire e penseremo a cosa fare quando si presenterà il problema". Il presidente Cio, Thomas Bach, è stato invece più rassicurante osservando però che "i Giochi Olimpici hanno rischiato di andare a pezzi" e che "negli ultimi 15 mesi abbiamo dovuto prendere decisioni quotidiane su basi molto incerte, avevamo dubbi ogni giorno, ci sono state notti insonni".