Quando qui a Tokyo si è spenta la fiamma, una certezza si è fatta larga nella mia mente affaticata da sedici giorni pazzeschi.
Ci fosse stato il pubblico, questa sarebbe stata l'Olimpiade più bella dell’era moderna.
Sul serio.
E non soltanto per il clamoroso bilancio azzurro, quella Scala 40 di medaglie che vale come record storico.
Questo è il senno del poi.
No.
Alla fine della fiera, ha avuto ragione chi si è battuto perché i Giochi venissero disputati, sia pure con dodici mesi di ritardo.
Pensiamoci.
Che messaggio sarebbe stato trasmesso al mondo, se la fiamma non si fosse mai accesa?
L’Olimpiade, nel Novecento, è stata fermata esclusivamente dalla guerra.
La pandemia è orrenda e i suoi colpi di coda continueranno a turbarci. Ma qui a Tokyo è stata data una risposta: possiamo farcela, senza alzare la bandiera bianca.
Gli atleti sono stati i primi a capirlo. Hanno animato gare stupende. In impianti meravigliosi. Purtroppo vuoti.
Ma la vita è andata avanti. Lo sport è andato avanti. Gli italiani e le italiane hanno regalato emozioni enormi. E non è stato solo business, fidatevi.
Certo, mica è stato facile. Mascherina sempre. Test ogni giorno. Tracciamento permanente.
Per dire, Tokyo non l’ho mai vista. Se non dai finestrini dei bus olimpici.
Ma ne è valsa la pena.
Parigi 2024 potrà esserci solo perché c’è stata Tokyo.
Arigato, Giappone.