Olimpiadi 2024, scontro sui Giochi mancati di Roma. "Grave perdita, è colpa della Raggi"

Renzi e Zingaretti contro la sindaca per il no alle Olimpiadi 2024. Il Coni vuole i mondiali di atletica tra 6 anni

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò

Le Olimpiadi di Tokyo si sono concluse, e con 10 medaglie d’oro sonante per l’Italia (40 in totale). Ora si apre il percorso per Parigi 2024 e i francesi già esultano all’idea, con tanto di sventolii di bandiere e feste per strada. Peccato, perché avremmo potuto festeggiare – e confermare, o superare, il ricco medagliere – con le Olimpiadi di Roma nel 2024.

Matteo Renzi, di mattino presto, lo ricorda a tutti con un tweet al vetriolo contro la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e i 5Stelle: "Questa è Parigi in festa per l’arrivo delle Olimpiadi. Poteva essere Roma ma i Cinque Stelle hanno detto 'no’. Funziona sempre così: i populisti fanno danno ma di solito l’opinione pubblica se ne accorge quando è troppo tardi".

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La polemica politica, ovviamente, esplode subito. La ferita della mancata candidatura di Roma ai Giochi del 2024, del resto brucia ancora. Lo stop di Virginia Raggi alla possibile organizzazione dell’evento venne pronunciato il 21 settembre del 2016: lei era al Campidoglio da pochissimo, fu sostanzialmente la sua prima vera conferenza stampa. In quell’occasione, la Raggi definì "da irresponsabili dire sì alle Olimpiadi". Sostenendo che la città "sta pagando ancora i debiti di quelle del 1960".

Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, per una volta concorda con il leader di Italia Viva, sempre via tweet: "L’Italia con 40 medaglie alle Olimpiadi. Oggi Roma poteva festeggiare le Olimpiadi del 2024: lavoro, sport, impianti, speranza, futuro. Invece esulta Parigi, per colpa dell’ennesimo drammatico errore commesso dall’attuale sindaca Raggi".

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La prima cittadina, punta sul vivo, reagisce dopo qualche ora, e si rivolge direttamente all’ex segretario Pd, non a Renzi: "Per come avete ridotto Roma prima che arrivassi io, era inimmaginabile candidarsi a Olimpiadi. La città non avrebbe retto. Colpa dell’ennesimo e drammatico errore commesso dal Pd. Adesso, dopo aver risanato conti, la Capitale può correre. Infatti, puntiamo a Expo 2030".

Poi interviene nel dibattito anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che rivendica il suo successo: "Oggi più che mai sono felice, da sindaco e da cittadino, per aver fatto il possibile per far arrivare le Olimpiadi Invernali del 2026 in Italia. Non vediamo l’ora". Una stoccata, indiretta, a un’altra sindaca a 5Stelle, quella di Torino, Chiara Appendino, che sfilò Torino dalla candidatura ai Giochi invernali, vinte poi da duo Milano-Cortina.

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Il centrodestra resta silente, tranne Forza Italia. La capogruppo al Senato, Annamaria Bernini, parla di "errore di non aver candidato Roma per le Olimpiadi del 2024 a causa dell’avversione del populismo nemico dello sviluppo".

A sera, nuova polemica. Alessandro Di Battista, tirato di nuovo in ballo da Renzi sul no a Roma 2024, replica duro: "Quella della Raggi è stata una decisione più che giusta, ha salvato dei conti claudicanti in virtù delle amministrazioni precedenti, a cominciare da quella di Veltroni".

Intanto, da ambienti del Coni si apprende che Giovanni Malagò vorrebbe candidare Roma a organizzare i mondiali di atletica del 2027. Lo conferma il presidente della Fidal, Stefano Mei: "Arriverebbero a 40 anni dalla precedente edizione italiana, quella di Roma 1987". Un anniversario di buon auspicio.

Malagò, inoltre ha anche incontrato il presidente della Fifa, Gianni Infantino, con cui ha parlato della possibilità che, in alternativa all’Europeo 2028, di cui già si parla molto, l’Italia si candidi ad ospitare il mondiale di calcio del 2030. Sindaca Raggi – o nuovo primo cittadino di Roma – permettendo.