Allora, ci sono tre campionesse. Per un totale di sei medaglie azzurre alla Olimpiade Bianca di Pechino. Poi ci sta un marito. Non manca una mamma. E figuriamoci un fratello. Sullo sfondo, si staglia l’irritata figura del presidente del Coni Giovanni Malagò, numero uno dello sport italiano. Cui dobbiamo il commento forse più appropriato alla complessa vicenda: "Ma per favore, basta con queste telenovela!". Eh già: facile a dirsi. Eppure il fascino irresistibile (?) della soap opera, in stile "Un posto al sole, sulla neve e sul ghiaccio", è vivo e lotta insieme con noi. Andiamo con ordine, partendo dal presupposto che quanto state per leggere è tutto vero, zero fiction. Amor mio. Basto io, cantava Mina su versi e melodia di Mogol e Battisti. Dunque ci sarebbe, anzi c’è, la meravigliosa Arianna Fontana. Artista dello short track, pattinaggio veloce in pista corta. Costei, con pieno merito, sale ininterrottamente sul podio olimpico dai Giochi di Torino 2006. In Cina ha battuto lo storico record di Stefania Belmondo: 11 medaglie contro 10. Ebbene, Ari è giustamente innamorata di Anthony Lo Bello. Ex pattinatore americano. Splendida coppia. Ma lui non è apprezzato dall’ambiente federale. La Fontana se l’è sposato e si allena solo con lui. In disparte. Senza contatti con il resto della Nazionale. Questioni tecniche? Mica tanto. Arianna, che è giustamente veloce anche con le parole, ha detto che quando si preparava in gruppo, con gli altri azzurri e azzurre, c’era qualcuno che addirittura cercava di farla cadere apposta (il reprobo sarebbe uno dei quattro maschi che a Pechino hanno preso il bronzo in staffetta). Così stando le cose, arriverà la bionica campionessa al 2026, a Milano-Cortina? Solo se rispetta le regole comuni, ha proclamato l’italica federghiaccio. Col pifffero, ha risposto Arianna Fontana in Lo Bello: ho vinto standomene da sola, ...
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