Elia Viviani, veronese di Isola della Scala, è nato 32 anni fa. Vive con la sua compagna Elena Cecchini, ciclista più volte tricolore e azzurra, e con il cane Attila, fra il Veneto, il Friuli e Montecarlo, dove si allena. Al ciclismo arriva dopo aver frequentato il tennis, il pattinaggio, lo sci e il calcio, dove ha sostenuto provini come portiere per l’Hellas e il Chievo, le squadre della sua città. Dopo gli inizi in pista, dove conquista titoli nazionali nelle varie categorie, passa professionista nel 2010: su strada è uno dei 103 vincitori nei grandi giri, con cinque tappe al Giro d’Italia (con una classifica a punti), una al Tour e tre alla Vuelta, oltre a un titolo europeo e uno italiano. In tutto ha vinto 81 corse, tre in questa stagione, realizzando tutti i suoi sogni, tranne uno: la Milano-Sanremo. Nonostante l’attività da stradista, non abbandona mai la pista, dove conquista l’oro olimpico a Rio de Janeiro nell’omnium, nonostante una caduta, oltre a sette titoli europei e tre podi mondiali (due argenti e un bronzo). A Tokyo è nel gruppo dal quale verrà scelto il quartetto, correrà l’omnium e l’americana in coppia con Consonni. Nello scorso gennaio, dopo un episodio di tachicardia in allenamento, è stato sottoposto a un’ablazione cardiaca a Ancona e da allora ha un sensore sotto la clavicola che ne tiene monitorato il battito. Ha un fratello più giovane, Attilio, che corre con lui nella francese Cofidis.
Mercoledì 24 Aprile 2024
ArchivioI suoi segreti? Elena e Attila