Le regole del curling: come funziona lo sport che fa sognare l'Italia alle Olimpiadi

Constantini e Mosaner oro in uno sport poco conosciuto e praticato in Italia. Le regole principali e lo svolgimento della partita: gli end sarebbero 10, ma durante le Olimpiadi sono stati ridotti a otto

Pechino, 7 febbraio 2022 - Stefania Constantini e Amos Mosaner ce l'hanno fatta: la coppia del curling italiano è medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Pechino. Il duo azzurro ha sconfitto in semifinale la Svezia e in finale la Norvegia. L'exploit di Constantini e Mosaner ha attirato l'attenzione di tutti, sebbene il curling non sia uno sport molto praticato nel Bel Paese e sia poco conosciuto nelle sue dinamiche. Proviamo a fare chiarezza sulle regole principali del gioco e sullo svolgimento della partita.

Le regole principali del curling

Il curling si gioca su una superficie ghiacciata, con una pista lunga circa 45 metri e larga 4. Le dinamiche si possono considerare simili a quelle del gioco delle bocce. Il match è suddiviso in dieci manche o end (ma per le Olimpiadi di Pechino sono solo 8), durante le quali i giocatori lanciano dei blocchi di pietra da 20 kg, chiamati in gergo 'stone'. L'obiettivo è la 'house', ossia un bersaglio circolare posto in fondo alla pista e composto da un cerchio esterno blu e da uno interno rosso, denominato 'bottone'. Più stone si trovano al centro del bersaglio, più punti ottiene la squadra. Fondamentale è, ovviamente, allontanare le stone degli avversari: ogni pietra posta più vicina al centro del bersaglio (al bottone) rispetto alla prima pietra dei rivali, vale un punto. Il massimo di punti ottenibili in una sola manche è otto, che equivalgono appunto al numero di stone che si possono lanciare. Nei rari casi in cui questo si verifica, in gergo si dice di aver fatto un "pupazzo di neve". Un tratto caratteristico del curling è la scopa, che si utilizza durante la corsa della stone verso la house. La superficie viene innaffiata per favorire la formazione di piccole goccioline che, una volta ghiacciate, rendono la pista irregolare; la scopa serve a "ripulire" il percorso della stone, permetterle di accelerare se necessario o regolarne l'andamento in linea retta o leggermente curva. A dettare l'utilizzo o meno della scopa è lo skip, ossia il giocatore che effettua il lancio. Nel caso in cui le stone vengano colpite dalla scopa, si parla di infrazione. Leggi anche: Olimpiadi Invernali, oro per Arianna Fontana