Mercoledì 24 Aprile 2024

Chi era a Tokyo capisce perché

La scelta di Jacobs

Marcell Jacobs (Ansa)

Marcell Jacobs (Ansa)

Meglio dirlo subito, a scanso di equivoci. Marcellino pane e vino aveva tutto il diritto di non partecipare ai meeting post Olimpiade. Ha deciso così, rinunciando ad un sacco di soldi (il re dei 100 minimo incassa 30mila dollari a sprint). Ha deciso così, Jacobs, in nome di una autotutela, fisica e psicologica, ben comprensibile da parte di chi, in qualunque veste, abbia vissuto lo stress micidiale di Tokyo, la vita in una bolla, i test anti Covid quotidiani, il tracciamento permanente.

Al tempo stesso, sempre a scanso di equivoci, posso facilmente immaginare come i detrattori del nostro uomo jet interpreteranno il forfait. La storia la conoscete: soprattutto gli inglesi e gli americani, ma anche i francesi, hanno sparso sospetti sul conto di Marcellino sin dall’istante immediatamente successivo alla sua volata irresistibile. La calunnia è un venticello, diceva quello là. Soprattutto, sarebbe il caso di valutare il pulpito dal quale proviene la predica.

Gli statunitensi, per dire, si sono a lungo aggrappati a Gatlin, oro sui 100 ad Atene nel 2004, poi squalificato per quattro (4) anni e infine rimesso in pista senza troppi scrupoli (evidentemente il fine pena mai vale solo per Alex Schwazer, eh). Di più. Recentemente Coleman, che era il favorito per i Giochi giapponesi, è incappato nella stessa tagliola del doping.

Quanto agli inglesi, ieri il loro primo frazionista della 4x100, Ujah, è risultato positivo al controllo e la Gran Bretagna rischia di perdere l’argento... In breve. Qui nessuno è ipocrita o ingenuo. La storia della atletica leggera è zeppa di episodi sgradevoli. Ma, come già mi è capitato di scrivere, fino a prova (meglio, provetta) contraria vige il principio che gli ordini di arrivo si rispettano. Infine.

Infine, Jacobs è giustamente libero di governare come meglio crede la nuova dimensione che ha felicemente conquistato a Tokyo. Credo di aver capito che non gli fanno difetto determinazione e consapevolezza. Tra un anno, a Eugene, nell’Oregon, saranno disputati i campionati del mondo di atletica. Una cosa è sicura: Marcellino pane e vino non sarà accolto con troppa simpatia. Penso lo abbia intuito.

Jacobs ora contrattacca: "Sospetti su di me? Media Gb guardino a casa loro..."