
Di notte bevi per dimenticare le aspettative, una guerra sociale intanto ascolti qualche mia canzone che fa male. Il cuore...
Di notte bevi per dimenticare le aspettative, una guerra sociale intanto ascolti qualche mia canzone che fa male. Il cuore batte per arrotondare abbassi il costo una promo speciale e in fondo al vetro di un altro bicchiere c’è un orgasmo esistenziale. I sogni lucidi, la cassa in quattro ti senti viva negli occhi di un altro ma intanto pensi di svanire altrove come bolle di sapone
Gabriella Martinelli ha scelto di chiamare “L’Amore è una scusa” il suo quarto album pubblicato in aprile per Universal Music Italia. La cantautrice e polistrumentista della provincia tarantina gestisce con maturità 11 brani che mischiano le emozioni e le veicolano al confine fra romanticismo e rock, tra ritmi incalzanti ed eterei arrangiamenti elettronici, per disegnare sonorità contemporanee ricche di suggestioni. Una delle canzoni più azzeccate è “In paradiso”, che strizza l’occhio al titolo dell’album. Un brano dall’arrangiamento pop punk, in bilico tra ironia, disillusione e allegria, che narra aspetti meno prosaici dell’amore. L’artista canta con una voce ricca di personalità: "l’amore è quella roba che fa bene, poi fa male, i sogni lucidi la cassa in quattro ti senti viva negli occhi di un altro".
Gabriella riflette sui sentimenti e li addita come scuse per scappare dalla solitudine e dal tempo che logora. Scuse per morire e rinascere continuamente. "L’amore è una scusa, una di quelle di cui non possiamo fare a meno - sottolinea la Martinelli -. Una scusa per scappare da noi stessi. È un inno anticonvenzionale".