
Battere lo stress da studio? Basta fare sport con gli amici
Mi chiamo Joele, ho 25 anni e sono parte della squadra di dragon boat dell’Università dell’Insubria da 6 anni. Ho iniziato a frequentare il corso di laurea triennale in Fisica dell’Insubria nel 2017 e mi sono laureato in magistrale a marzo di quest’anno.
Durante il mio primo anno di università sono venuto a conoscenza di questo sport grazie a una mail promozionale inviata dal Centro universitario sportivo. Il primo obiettivo era di affrontare altri atenei italiani ed internazionali in una gara a Venezia nel mese di maggio, ma anche di formare una squadra competitiva a livello italiano e oltre.
Siccome al tempo non praticavo attività fisica regolare, decisi di rispondere alla mail e dare una possibilità agli sport acquatici. L’impegno richiesto non è eccessivo, visto che si trattava di un solo allenamento a settimana, ma devo dire che le prime uscite al freddo a febbraio sono sempre uno shock. Durante tutti i miei anni in università questi allenamenti mi hanno aiutato a riprendermi dallo stress degli esami e a tenermi in movimento anche nel pieno delle sessioni.
All’interno della squadra sono cresciuto fino a diventare un atleta di livello, a sentire il coach e sono diventato capovoga. La mia parte preferita di questo sport è che ti dà la possibilità di osservare le cose da una prospettiva insolita e di entrare in un gruppo, in una squadra come altri sport in realtà non ti danno. Invece di essere sul lungolago a passeggiare accaldato, sei in mezzo all’acqua insieme a tutta la squadra… accaldato uguale.
La trasferta a Venezia in particolare è diventata ormai una tradizione a cui partecipo volentieri ogni anno, tra facce note e nuove reclute ci si riesce sempre a divertire e tornare a casa con un’esperienza unica. Sebbene si tratti di una competizione, con tutta la tensione annessa, sia la sfida che il giro in dragone organizzato ogni anno dal Cus Venezia al termine della gara siano momenti unici. Dopo tutta la carica delle gare, ci si ritrova con più tranquillità a passare la giornata con gli altri studenti e a visitare la città attraverso i canali. Negli anni abbiamo avuto anche la possibilità di partecipare ad altre attività, sia come squadra, che in collaborazione con i “ragazzi” dell’idroscalo di Milano.
Per me questi sono tutti bei ricordi che condivido con tanti amici. Questo sport mi ha dato tanto, e spero di avere la possibilità di continuare a praticarlo anche in futuro, ovunque io mi trovi a studiare o lavorare.