TOMBARI ELVINA


PARTECIPAZIONE

Elvina Tombari

Per tata Elvina

La merenda delle cinque era sempre pane, vino e zucchero. L’uovo andava bevuto fresco, con due buchi agli antipodi. L’aglio andava mangiato crudo, perchè disinfetta. La bicicletta verde aveva i raggi ricoperti per non farci impigliare la gonna ed un seggiolino marrone agganciato al manubrio. Le storie erano quelle della guerra, dei campi, dell’emigrazione in Belgio e in Lussemburgo. La lingua era quella di Cattabrighe. La pelle del viso era liscia e tirata, le guance erano rosse, gli occhi ed i capelli neri neri. Sulla testa c’era un cerchietto che rigava e ordinava i capelli pettinati all’indietro. Il vestito della domenica era a fiori verdi e gialli. Le orecchie erano morbide ed il lobo andava accarezzato tra indice e pollice; per ore, per calmarsi. Le mani erano dure ed andavano evitate.

La tata Elvina era tutto il mio mondo. Le ho ronzato attorno per tutta la mia infanzia, in giardino e in casa, mentre sbrigava le faccende. Tra un “a t’ciac la testa” e un sorriso, mi ha visto crescere, mi ha fatto crescere. Mi ha vestito, lavato, pulito, nutrito, curato, consolato quando ero triste, asciugato quando sudavo, disinfettato quando mi sbucciavo le ginocchia sul breccino, mi ha visto giocare, studiare, telefonare di nascosto a qualche ragazza. Io l’ho vista lavorare, sempre. Il lavoro dei miei me lo immaginavo nella mia mente, quello della tata ce l’avevo davanti agli occhi. Senza forse mai dirmelo, ma solo ossevandola, mi ha insegnato che bisogna darsi da fare e che lamentarsi non serve.

Adesso la tata mi fa davvero arrabbiare, perchè mi manca tantissimo, perchè non riesco a ricordarla senza commuovermi, perchè mi accende la nostalgia per la mia infanzia, quella passata con lei.

Solo il corona virus poteva sconfiggerla, e se l’è vista brutta anche lui, il virus, che ci si è dovuto mettere d’impegno e di cattiveria, altrimenti mai ce l’avrebbe fatta con Elvina Tombari.

Con immensa gratitudine ed affetto per tutto quello che hai fatto per me e la mia famiglia, cara tata. Un forte abbraccio e ringraziamento a tutta la sua famiglia, in particolare a Donatella che è sempre stata vicina alla zia.

Francesco d’Ovidio e famiglia d’Ovidio Ratti

Pesaro, 3 Maggio 2020

Casalboni agenzia funebre 333/2748177