Giovedì 25 Aprile 2024

Whirpool Napoli, tute blu ancora in corteo, la protesta blocca l’innesto dell'A3

Accurso (Uilm): “Dopo tante promesse i lavoratori meritano delle risposte”. Riqualificazione e formazione per i 317 lavoratore di via Argine

Lavoratori Whirlpool protesta

Lavoratori Whirlpool protesta

Napoli, 3 marzo 2022 - Nuova protesta dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli, chiuso dall'ottobre 2021. Le tute blu, dopo l'assemblea con le segreterie territoriali di Fim Fiom Uilm, sono scese in strada contro lo slittamento dell'incontro con Governo e Consorzio previsto lo scorso primo marzo e riprogrammato per il 23 marzo. I metalmeccanici stanno percorrendo via Argine, dove ha sede la fabbrica, e sono diretti alla Stazione Centrale in piazza Garibaldi percorrendo via Galileo Ferraris.

Il corteo dei lavoratori dello stabilimento di via Argine a Napoli, chiuso da ottobre scorso, si e' trasformato in blocco stradale. Lo stop al traffico alla fine di via delle repubbliche Marinare, sotto al ponte all'inizio di via delle Brecce, dove la strada si innesta alla A3 con gli svincoli di San Giovanni Barra e Poggioreale.

"Siamo a tre mesi dal giorno in cui sono scattati i licenziamenti e a sette mesi da quando il Governo ci ha garantito di avere una soluzione diversa da Whirlpool (nel primo confronto sulla procedura di licenziamento il 6 agosto 2021) - ha detto Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania - Dobbiamo vedere i progetti industriali e cominciare a parlare di cose concrete. Regione e Comune ci convochino e siano al nostro fianco per fare accelerare il percorso verso la soluzione della vertenza. Nessuno può rimanere alla finestra. I lavoratori della Whirlpool di Napoli hanno avuto tante promesse ora meritano serietà e risposte concrete. Napoli non molla", ha concluso Accurso.

"Il Governo, i ministri Giorgetti ed Orlando, la sottosegretaria Todde, la Regione Campania e il Comune - si legge in una nota della Fiom - devono dare continuità agli impegni assunti nei mesi scorsi e garantire l'occupazione ed i necessari percorsi di riqualificazione e formazione per i 317 lavoratori di via Argine, oggi in Napsi". In attesa del prossimo incontro al Governo previsto per il 23 marzo, Fim Fiom Uilm territoriali hanno chiesto un incontro urgente alla Regione.