Giovedì 25 Aprile 2024

Whirlpool Napoli, Accurso (Uilm): "Anche Draghi si dichiara impotente"

Ennesima fumata nera dal Mise. Il segretario aggiunto della Uilm Campania: “Incontro insoddisfacente, il Governo smentisce la linea di continuità e di impegno per il Sud”

Protesta contro la chiusura della Whirlpool Napoli

Protesta contro la chiusura della Whirlpool Napoli

Napoli, 29 aprile 2021 – Resta ancora in bilico il futuro degli oltre 300 lavoratori della Whirlpool di Napoli, destinati al licenziamento allo scadere (30 giugno) del blocco deciso dal Governo. L’azienda resta infatti ferma sulla sua posizione di chiudere lo stabilimento campano e a nulla sembrano essere valsi gli incontri con le parti sociali e le istituzioni al tavolo di crisi aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Accurso: "Il Governo smentisce la discontinuità"

“Un incontro insoddisfacente e che smentisce la linea di discontinuità e di impegno per il Sud e di attenzione alla vertenza Whirlpool affermata dal governo”. È quanto dichiarato ieri da Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania al termine dell’ennesima fumata nera dal Mise. “Anche il Governo Draghi preferisce dichiararsi impotente nei confronti della multinazionale piuttosto che richiamarla al rispetto degli accordi, seppur in presenza di un mercato in crescita e di un'azienda in ripresa”, ha aggiunto il sindacalista. Accurso ha poi concluso che “i lavoratori di Napoli, a circa due anni di vertenza, non possono accettare che il governo svolga un ruolo di semplice mediatore e che l'azienda possa lavorare a pieno regime in altri siti, aumentare le vendite in Italia (con prodotti che vengono dall'estero) e confermare la chiusura di Napoli. È il momento che ognuno si assuma realmente le proprie responsabilità”.

"Sit-in di protesta al sito di Carinaro"

Il segretario della Uilm Campania ha poi annunciato che "150 lavoratori della Whirlpool di Napoli, in un'azione spontanea di protesta e in accordo con i lavoratori di Caserta" si stanno spostando "presso il sito di Carinaro per un sit-in di protesta ai cancelli del polo ricambi della multinazionale" per manifestare "contro l'ennesimo incontro senza risposte concrete e contro l'azienda che conferma la chiusura di Napoli, nonostante l'aumento dei carichi di lavoro negli altri stabilimenti d'Italia e il record di vendite nel nostro paese".

"Il Governo – ha continuato – intervenga per fare rispettare gli accordi e il nostro paese e faccia veramente qualcosa per difendere il Sud. La vertenza Whirlpool è la vertenza simbolo del Sud sempre abbandonato, delle multinazionali che spadroneggiano, della politica che deve dare risposte. L'Europa, il governo e tutte le forze politiche dicono che si deve ripartire dal Sud. Se non ora quando?".

Rappa: "Indiciamo manifestazione nazionale"

Sul tema è intervenuto anche il Segretario Generale della Fiom di Napoli, Rosario Rappa. "È necessario che il Coordinamento Nazionale Whirpool del 4 maggio assuma la decisione di indire una manifestazione nazionale che coinvolga tutti i lavoratori di tutti siti produttivi Whirpool presenti in Italia, favorendo la presenza delle Rsu di Napoli nelle assemblee preparatorie", sono state le sue parole.

Rappa ha inoltre invitato il governo a non essere neutrale, bensì ad assumere un ruolo di garante dell'accordo sottoscritto dall'azienda e pretenderne il rispetto, anche utilizzando gli strumenti che derivano dal Recovery Fund. "Altrimenti - ha sottolineato - considereremo il governo cosi come l'azienda, una nostra controparte". Il segretario Generale della Fiom ha poi concluso annunciando che "la lotta dei lavoratori di Napoli adesso si sposterà da Napoli su tutto il territorio nazionale, fino a quando non ripartirà la produzione delle lavatrici". 

Presidio dei sindacati il 1° maggio

Intanto i sindacati Cigl, Cisl e Uil fanno sapere che il 1° maggio i Segretari Generali delle sezioni di Napoli, Nicola Ricci, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati saranno, a partire dalle ore 12,30, davanti ai cancelli della fabbrica di via Argine assieme ai lavoratori per ribadire, così come ricorda lo slogan lanciato dalle tre confederazioni per il Primo Maggio, che "L'Italia si cura con il lavoro".