Whirlpool Napoli, l'appello a Mattarella: "Lo stato non ci abbandoni"

I lavoratori hanno consegnato una lettera al presidente Mattarella, oggi in visita a Napoli con la ministra Cartabia

Lavoratrice Whirlpool

Lavoratrice Whirlpool

Pozzuoli (Napoli), 11 settembre 2021 – Chiedono “un diretto interessamento sulla vertenza” al presidente della Repubblica gli operai della Whirlpool di Napoli, che oggi hanno scritto una lettera a Sergio Mattarella, consegnata in occasione della sua visita al Rione Terra di Pozzuoli. “Egregio Presidente, siamo i 350 operai e le scriviamo per chiedere un Suo diretto interessamento sulla vertenza che ci vede, sfortunatamente, protagonisti da più di 850 giorni”, spiegano le tute blu nella lettera firmata dalle Rsu dello stabilimento di via Argine. Napoli, Mattarella in visita ufficiale: prima il carcere minorile di Nisida, poi Pozzuoli

L’incubo dei lavoratori è iniziato nel 2019, quando “la multinazionale americana ha deciso di non mantenere gli impegni dell'accordo firmato in sede ministeriale” il 25 ottobre dell’anno precedente. “Accordi che prevedevano il rilancio di Napoli e della produzione di lavatrici alto di gamma, concentrando tutte le produzioni sul nostro stabilimento con 18 milioni di euro di investimenti mai effettuati, a fronte dei quali ottenne cassa integrazione per tutto il gruppo in Italia (5500 dipendenti), più agevolazioni e sostegni per il piano industriale". Crisi Whirlpool, Mise sta per convocare il nuovo tavolo. A breve la legge Todde-Orlando

"Siamo a pochi giorni dalla chiusura della procedura di licenziamento collettivo, che avverrà il 29 settembre, e il governo ancora non ci convoca, sul progetto che dice di stare predisponendo, per trovare una soluzione di respiro in grado di competere o di essere all'altezza degli accordi sottoscritti con la Whirlpool, nonostante gli impegni diretti del Presidente del Consiglio Draghi che ci ha assicurato, quando lo incontrammo in visita al carcere di S.Maria Capua Vetere, il suo interessamento diretto e un impegno ai massimi livelli del governo", aggiungono.

Una vicenda estenuante

“La Whirlpool dopo la Pandemia, a differenza di quando dichiarò di voler chiudere Napoli, è piena di lavororicordano gli operai - e ha circa 800 interinali impegnati nelle altre sedi d'Italia. Non ha onorato impegni istituzionali senza mai riuscire a spiegare industrialmente la sua scelta di spostare le lavatrici top di gamma destinate a Napoli in altri siti. Non si è avvalsa delle 13 settimane covid a costo zero per supportare eventuali scenari per uscire da una difficoltà che è dovuta alla sua scelta di delocalizzare. Continuerà a chiedere supporto e agevolazioni per le altre produzioni presenti in Italia, nonostante nel momento in cui il Paese ha bisogno di ridurre l'impatto sociale e ci sono le condizioni di mercato per farlo, non receda da una scelta puramente economica e speculativa”. Roma, clima di attesa sul caso Whirlpool. Todde: "Lavoriamo per trovare la soluzione"

"In due anni – sottolineano gli operai al Presidente – tante sono state le promesse e gli impegni dei vari ministri e governi, che da Lei incaricati, si sono avvicendati sulla nostra vertenza, ma ad oggi nessuna risposta concreta e nessuna soluzione è stata prospettata e, cosa peggiore, nessuno è riuscito a ribadire che in Italia gli accordi vanno mantenuti e le istituzioni ed il Paese vanno rispettati". E l’appello: “Non permetta che una lotta civile, democratica e giusta – hanno scritto gli operai – possa subire un colpo tale da dimostrare che chi sta dalla parte dello Stato, crede nelle istituzioni e pretende il rispetto dei propri diritti in maniera civile, possa scoprire di avere torto e di venire abbandonato da chi ha giurato nelle Sue mani di difendere la Costituzione, i cittadini e il proprio Paese”.

L’appello: "I fondi del Pnrr per il Mezzogiorno"

I sindacati chiedono di investire una parte dei fondi del Pnrr nella vertenza Whirlpool. “Le chiediamo un suo intervento – concludono le Rsu – perché questo è il momento, anche a fronte del Pnrr, che consente di gestire fondi importanti per lo sviluppo del mezzogiorno, per far valere l'azione di governo a difesa di lavoratori che in questi due anni hanno resistito con dignità, decoro e rispetto delle istituzioni e rappresentano la parte sana della società in un territorio difficile in cui ogni insediamento produttivo, ed in particolare quello della Whirlpool, rappresenta un presidio di legalità”.