Whirlpool, bloccata di nuovo l’autostrada a Napoli: “No ai licenziamenti”

Nuova protesta dei lavoratori dello stabilimento di via Argine questa mattina. Ieri tavolo tra azienda e Mise, la multinazionale ha confermato licenziamenti dal 1° luglio. Previsto nuovo incontro

Di nuovo bloccata l'autostrada

Di nuovo bloccata l'autostrada

Napoli, 24 Giugno 2021 – Gli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli sono tornati a protestare questa mattina bloccando di nuovo l’autostrada all’altezza dello svincolo di San Giovanni a Teduccio. La circolazione del traffico è stata interrotta per qualche ora: intorno alle 13 i manifestanti hanno poi fatto ritorno in fabbrica. La decisione della nuova manifestazione, dopo quella analoga di ieri mattina, 23 giugno 2021, è stata presa al termine dell'assemblea dei lavoratori che si è svolta stamattina.

All’ordine del giorno l’esito del tavolo di ieri convocato dal Ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Whirlpool. La multinazionale americana aveva annunciato nel 2019 di voler chiudere la fabbrica partenopea di via Argine, scatenando le proteste dei suoi operai. Dissapori acuiti ieri a Roma dalla decisione dell’azienda di confermare la procedura di licenziamento collettivo a partire dal 1° luglio.

Accurso, Uilm: “Situazione drammatica, il Governo intervenga”

Tutte le maggiori sigle sindacali ribadiscono e hanno ribadito la loro netta contrarietà alla chiusura definitiva del sito industriale e puntano a scongiurare i licenziamenti, pungolando sul tema anche il governo. Stefano Accurso, segretario generale aggiunto della Uilm Campania, ha così commentato l’ennesima protesta: “Duecento lavoratori Whirlpool, ancora in lotta, bloccano l'autostrada A1 all'altezza dell'uscita di San Giovanni a Teduccio in direzione Napoli contro i licenziamenti annunciati dalla multinazionale che manderebbero per strada 350 famiglie”.

Il Mise e l’azienda dovrebbero incontrarsi di nuovo. Accurso ha stimolato di nuovo un intervento da parte dell’esecutivo: “Il governo deve impedire che una vertenza simbolo, che va avanti da due anni, si trasformi in una situazione drammatica. La Whirlpool non può pensare di licenziare al Sud e assumere al Nord, di fare partire i licenziamenti a Napoli e chiedere strumenti e sostegno nel resto d'Italia. L'Italia riparte se nessuno rimane indietro”, ha detto.