Whirlpool, lavoratori uniti contro la chiusura dello stabilimento di via Argine

Oggi presidio a Comunanza. Rappa: “Da qui parte il nostro tour in tutti gli stabilimenti della multinazionale in Italia”. Accurso: “Soluzioni subito”.

Una delegazione di lavoratori della Whirlpool di Napoli a Comunanza nelle Marche

Una delegazione di lavoratori della Whirlpool di Napoli a Comunanza nelle Marche

Napoli, 6 settembre 2021 - "Qui a Comunanza comincia il nostro tour in tutti gli stabilimenti Whirlpool in Italia. La multinazionale deve sapere che per noi è la controparte. E l'unità fra i lavoratori di tutto il coordinamento è lo strumento per sconfiggere la posizione della Whirlpool e riprendere a produrre a Napoli". Così Rosario Rappa, segretario generale Fiom Cgil Napoli, nel corso del presidio dei lavoratori Whirlpool di via Argine a Comunanza, nelle Marche. "Per noi - aggiunge - Comunanza e gli altri stabilimenti significano parlare direttamente con il vertice americano per dirgli che i lavoratori italiani sono uniti contro la decisione assunta".

Circa centocinquanta i lavoratori di via Argine che hanno manifestato oggi allo stabilimento della multinazionale a Comunanza, nelle Marche, per ribadire il loro dissenso contro la scelta di chiudere lo stabilimento campano. Otto ore di sciopero e presidio ai cancelli per dire no alla strategia di delocalizzazione dell'azienda. “I lavoratori e il sindacato - sottolinea in una nota Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania - da due anni stanno mettendo in campo tutte le iniziative per fermare le scelte di chiusura e spostamento delle produzioni dall'Italia, ora è il governo che dopo tante promesse e impegni deve battere un colpo. Il decreto delocalizzazioni è diventato un fantasma che si aggira nelle stanze di Palazzo Chigi. Pretendiamo risposte concrete e non rimarremo fermi ad aspettare Godot. Soluzioni subito”.