Uomo chiuso nel cassonetto e gettato a terra dai bulli: il video choc

Le immagini sono state girate a Fuorigrotta, nel Napoletano. Il protagonista è una persona fragile: la polizia postale sta indagando per risalire all'identità dei giovani

Napoli, 25 dicembre 2022 – Chiuso in un cassonetto e poi gettato a terra con violenza dai bulli. È un uomo, forse con fragilità, il protagonista di un video diventato virale su TikTok: spinto a entrare in un cassonetto della spazzatura da un gruppo di ragazzi, è stato poi chiuso e rovesciato a terra da uno di loro che, tra le risate degli amici, si allontana. A diffondere le immagini, un gruppo di ragazzi di Fuorigrotta, nel Napoletano.

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“Questo è il Natale dei vigliacchi, siamo sulle tracce di questi balordi che sono stati denunciati anche alla polizia postale, devono essere puniti a dovere”, ha detto il deputato di Alleanza Verdi- Sinistra, Francesco Emilio Borrelli che ha ricevuto la segnalazione da alcuni internauti. “Vogliamo individuare i responsabili di questa vergogna – ha proseguito – per dare un segnale forte. Purtroppo è l’ennesimo caso che segnaliamo di bulli che si divertono a far del male alle persone fragili. Ma sono loro ad essere dei veri e propri rifiuti umani comportandosi in questo modo con i più deboli, è bene che lo sappiano. Un atto del genere non è una bravata, non è una goliardata. Non c’è proprio nulla da divertirsi”.

Un fotogramma del video
Un fotogramma del video

Mentre la polizia postale ha avviato le indagini per intercettare gli autori dei video attraverso l’analisi dei profili social, sul territorio arrivano le prime reazioni. “Mandarli cinque anni ad assistere persone non autosufficienti. Quei ragazzi che hanno buttato nel cassonetto a Napoli un uomo fragile, pubblicando il video su TikTok, vanno individuati e va comminata loro una pena esemplare e alternativa al carcere". Lo afferma Simona Loizzo, deputata della Lega. "Si tratta della manifestazione di un nichilismo stupido che, come dice il Papa, attua una sorta di cultura dello scarto. Mi auguro che i magistrati possano perseguirli e rieducarli al valore del rispetto umano – aggiunge ancora la parlamentare leghista – mandandoli per cinque anni ad assistere persone non autosufficienti: così capirebbero il significato del dolore e ciò che vuol dire vivere in situazioni di difficoltà".