Ucraina, la guerra blocca il rimpatrio di un bimbo di 2 anni conteso tra i genitori

Il rientro in Italia, previsto dal tribunale ucraino, era previsto per oggi. Ad attenderlo è il padre napoletano che vive a Ischia. "La preoccupazione è che il rientro possa non avvenire", i legali si rivolgeranno al Ministero degli Esteri

Un palazzo bombardato in Ucraina

Un palazzo bombardato in Ucraina

Napoli, 24 febbraio 2022 – Ucraina, la guerra mette a rischio il rimpatrio di un bambino conteso. Doveva rientrare oggi in Italia dall'Ucraina, il bimbo di 2 anni e mezzo figlio di padre napoletano e madre ucraina, che aveva portato il figlio con sé nel suo paese d'origine, senza fare più ritorno. Ma l'esecuzione del rimpatrio – stabilita dal Tribunale ucraino al quale il padre del bimbo si è rivolto e prevista per oggi, giovedì 24 febbraio – è a rischio per l'attacco russo in Ucraina iniziato stanotte. A lanciare l'allarme è l'avvocata Roberta Foglia Manzillo, che difende il 48enne di Ischia, padre di M., bimbo nato a luglio 2019 dalla relazione con una donna ucraina.

"La nostra preoccupazione è che il rientro possa non avvenire", spiega Roberta Foglia Manzillo, annunciando l'intenzione di rivolgersi al Ministero degli Esteri per avere rassicurazioni sull'operazione di rimpatrio del piccolo.

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A settembre 2020, la donna è rientrata in Ucraina motivando il viaggio con la necessità di vendere un appartamento e di festeggiare il compleanno del padre. Il viaggio, concordato con il compagno, è stato però di sola andata. La donna non ha più fatto rientro in Italia e il 48enne si è rivolto all'autorità giudiziaria per ottenere il ritorno del bambino. Il tribunale della città di Sumy città dell'omonima Oblast al confine con la Russia, da cui la donna è originaria – ha dato ragione al padre disponendo il rimpatrio del bimbo. Decisione analoga è stata poi presa dalla Corte d'Appello di Sumskyi, alla quale la madre si era rivolta per ottenere la sospensione del provvedimento, che ha rigettato l'istanza della donna fissando l'esecuzione del rimpatrio al 24 febbraio 2022. Alle 4 di stanotte però, il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha annunciato l'operazione militare in Ucraina. E il Paese si è risvegliato sotto una pioggia di bombe.