Treno deragliato a Pompei: riattivata la circolazione sulla Circumvesuviana

La linea è stata liberata in mattinata, il primo convoglio è partito alle 11.47 sulla linea che collega Napoli a Poggiomarino. Avviate le indagini sulla scatola nera

Il treno deragliato dai binari alla stazione di Pompei Santuario

Il treno deragliato dai binari alla stazione di Pompei Santuario

Napoli, 8 novembre 2022 – È stata riattivata la circolazione sulla Cirmvesuviana, rimasta fuori uso per quasi 24 ore dopo il deragliamento di un treno alla stazione di Pompei Santuario. La circolazione dei treni è tornata regolare sull’intera linea che collega il capoluogo partenopeo a Poggiomarino, disagi rientrati per i pendolari dell’area del Napoletano. A comunicarlo è l'Ente Autonomo Volturno, il gestore della linea: “Dalle ore 11.45 la circolazione ferroviaria è ripristinata sull'intera linea Napoli-Poggiomarino”. La prima corsa è stata quella partita da Napoli per Poggiomarino alle ore 11.47, mentre in direzione Napoli la prima corsa da Poggiomarino delle ore 11.40 è partita con 20 minuti di ritardo.

Treno deragliato: cosa è successo

A uscire dai binari è stata la parte finale del treno, con a bordo 30 persone tra viaggiatori e personale in servizio. Il deragliamento si è verificato ieri poco prima delle 14, fortunatamente senza provocare feriti. Sulle cause dell'incidente – stando a quanto riferito da Eav, avvenuto mentre il convoglio viaggiava a 5 km orari, essendo in prossimità della stazione di arrivo – sono in corso le opportune verifiche del caso.

La commissione d’inchiesta

Sarà una commissione d'inchiesta interna all’azienda che gestisce il servizio, Eav, a fare luce sul deragliamento di un treno della Circumvesuviana. L'errore umano appare al momento come una delle ipotesi più probabili dell'incidente. “Sulle cause del deragliamento – precisa una nota dell'Eav – esiste un sistema di controllo della circolazione che ha registrato tutti gli eventi accaduti nella stazione, nella massima trasparenza come da procedura di sicurezza Ansfisa, cosi come anche quelli del treno. Pertanto l'incrocio dei dati della infrastruttura e del treno (una sorta di scatola nera per intenderci) consentiranno alla commissione d'inchiesta di fare chiarezza in tempi rapidi.