Giovedì 18 Aprile 2024

Torre Annunziata, rinasce lo Spolettificio. Tra scuola di restauro e museo

Firmato l'accordo con i ministri Sangiuliano e Crosetto. Stanziati 10milioni di euro, tra un anno l'avvio dei cantieri

Sangiuliano, museo e scuola restauro in Spolettificio a Torre Annunziata

Sangiuliano, museo e scuola restauro in Spolettificio a Torre Annunziata

Torre Annunziata (Napoli), 14 aprile 2023 - Rinasce lo "Stabilimento militare Spolette", meglio noto come lo Spolettificio, come lo chiamano da sempre a Torre Annunziata. Firmato l'accordo per dare nuova vita alla grande struttura industriale (80 mila metri quadri) fondata nel 1758 per volontà di Carlo di Borbone, e che ai tempi rappresentava la più importante fabbrica per la fornitura militare di armi bianche e da fuoco di tutto il Regno delle Due Sicilie. Dopo l'unificazione italiana lo stabilimento è stato adibito progressivamente a spolettificio, e allo stato attuale è per la gran parte in uso all'Agenzia Industrie Difesa e al suo interno ospita il Museo delle Armi. Ora cambia pelle per diventare un innovativo polo storico-archeologico-ambientale con sale espositive e anche una scuola di restauro.

Il protocollo d'intesa è stato firmato oggi dal ministro della Difesa Guido Crosetto, della Cultura Gennaro Sangiuliano, dal direttore dell'Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme e dal commissario straordinario di Torre Annunziata, Enrico Caterino. La grande struttura industriale, che durante la prima Guerra mondiale arrivò ad impiegare tremila operai impegnati nella costruzione di spolette e proiettili, ha visto via via trasformare e ridimensionare la sua attività: niente più armi, ma ricondizionamento di mezzi militari dismessi e, durante la pandemia, produzione di mascherine.

Il progetto

Il progetto prevede, inoltre, di annettere alcune porzioni dello Spolettificio al sito archeologico di Oplonti (che include la villa d'otium, detta 'Villa di Poppea' e la dimora rustica 'di Lucius Crassius Tertius'), realizzando strutture dedicate all'accoglienza dei visitatori, con nuovi spazi espositivi e aree di parcheggio. Gli edifici settecenteschi saranno destinati ai servizi culturali, con una scuola di restauro e ampi depositi per i rinvenimenti archeologici.

Stanziati 10 milioni di euro

"L'Italia - sottolinea Sangiuliano - vanta insediamenti militari di grande valore storico che, ove dismessi dalla Difesa, possono avere una validissima fruizione culturale. La Real Fabbrica d'Armi di Torre Annunziata è uno di questi. E' un bellissimo caso di collaborazione istituzionale - afferma invece il Ministro della Cultura -. Siamo al centro di una delle più importanti aree archeologiche globali che ruota evidentemente intorno a Pompei ma anche a tutti gli altri siti. Acquisiamo questo spazio per cui abbiamo già fatto uno stanziamento di circa 10 milioni di euro: faremo un deposito di antichi reperti, faremo un museo dove esporremo delle collezioni che non sono riuscite a trovare spazio altrove e poi pensiamo di implementare anche una scuola di restauro perché crediamo che l'archeologia e il restauro possano essere anche un'attrattiva per le giovani che studiano e che vogliono conoscere e approcciare questo ambito. Sono ben felice di avviare questo progetto" ammette Sangiuliano che già immagina un cronoprogramma dei lavori: "In un anno, massimo un annetto e mezzo, apriamo il cantiere".

"Il protocollo - spiega Crosetto - è un esempio di come i beni dello Stato possano essere valorizzati, reimpiegati, mantenendo in parte la funzione che hanno, in questo caso, da centinaia di anni. I beni vanno custoditi, da chi li amministra pro tempore, come se fossero i propri e possono essere riutilizzati sia pensando alla cultura, che in un territorio come questo rappresenta un motore fondamentale, sia pensando alle esigenze di sicurezza e legalità, sia aprendosi alla voglia di futuro e al bisogno di lavoro della collettività".

Riqualificazione urbana

Per la direttrice dell'Agenzia del Demanio dal Verme, l'accordo è un primo passo per "rivitalizzare un luogo che è stato strategico in passato e che può tornare ad esserlo ancora oggi". Tra gli obiettivi dell'intesa c'è anche quello di avviare interventi di riqualificazione urbana che rigenerino il territorio e incentivino la mobilità sostenibile: sarà infatti realizzato un nuovo collegamento pedonale fra i rioni Provolera e Murattiano mediante un sottopasso che taglierà longitudinalmente lo stabilimento militare. Inoltre, attraverso la rifunzionalizzazione di un'area di circa 10.000 metri quadrati, saranno realizzati nuovi spazi da destinare a Guardia di Finanza e Carabinieri.