Venerdì 19 Aprile 2024

Sting a Napoli, un concerto per i detenuti del carcere di Secondigliano

Il cantante suonerà con la chitarra realizzata con il legno dei “barconi”. Manfredi: "La musica che unisce ed educa. Un onore avere in città un’icona internazionale"

Sting, il musicista inglese suonerà per i detenuti del carcere di Secondigliano a Napoli

Sting, il musicista inglese suonerà per i detenuti del carcere di Secondigliano a Napoli

Napoli, 26 aprile 2026 - Sting a Napoli con la moglie, la regista Trudie Styler, il musicista si prepara per un concerto speciale dedicato ai detenuti del carcere napoletano di Secondigliano, e mostra la sua anima sociale. 

"​​È un grande onore accogliere a Napoli un'icona della musica internazionale come Sting​"​. ​Così su Twitter il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sulla presenza in città de​​l cantante britannico che incontrerà i detenuti nel carcere di Secondigliano, dai quali riceverà una chitarra realizzata con il legno dei barconi naufragati a Lampedusa realizzata dagli stessi detenuti, nell'ambito del progetto Metamorfosi della onlus Casa dello Spirito e delle Arti. "L'appuntamento con i detenuti di Secondigliano conferma quanto la musica possa unire ed educare. Sono certo che i napoletani sapranno farlo sentire a casa. Welcome​ Sting", conclude Manfredi.

“Fragile” in scaletta

Il musicista inglese, 71 anni, ex frontman dei Police, mantiene così la promessa fatta a padre Antonio Loffredo, ex parroco della Basilica del Rione Sanità una sera a cena gli raccontò le iniziative della Fondazione San Gennaro: della formazione di chi vive dietro le sbarre, della realizzazione di rosari e ostie, del laboratorio del legno da cui nascevano violini.

A Napoli da ieri, Sting è arrivato in città in gran segreto. In scaletta il pezzo rivisitato da Sting è la celebre Fragile, uno dei suoi brani più celebri dedicato al giovane inerme Ben Linder, ucciso dai contras (gruppi armati controrivoluzionari) in Nicaragua. Il brano, celebra la non violenza, e sarà eseguito con una nuova formazione che prevede chitarra e quattro archi (registrazione effettuata a Milano). Farà parte di un film-documentario intitolato Posso entrare? An ode to Naples.

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Un progetto dietro le sbarre

Sarà il momento clou di un progetto nato nel carcere di Milano Opera, ed approdato in quello di Napoli Secondigliano, la consegna a Sting della chitarra realizzata da tre detenuti dell'Alta Sicurezza della casa circondariale napoletana, diventati ora liutai. Il legno utilizzato per costruire gli strumenti proviene da una barca che ha trasportato migranti verso le coste italiane. Un progetto di formazione, spiega il provveditore per le carceri della Campania Lucia Castellano, "che vede protagonisti innanzitutto la fondazione 'Casa dello Spirito e delle Arti’ di Arnoldo Mosca Mondadori e la direttrice di Secondigliano Giulia Russo, a cui va la nostra riconoscenza". "Non era facile - sottolinea Castellano - realizzare questo progetto di formazione in una realtà complicata come quella di Secondigliano, che ospita ben 900 detenuti nel circuito dell'alta sicurezza". "Tutto nasce da un'idea di Arnoldo Mosca Mondadori - ricorda Castellano - il quale mi disse: 'perché, dopo Milano, non formare liutai anche al Sud?'. Subito mi è venuto in mente il carcere di Secondigliano ed è stato grazie all'impegno della direttrice Giulia Russo che adesso tre detenuti sono riusciti a diventare dei liutai al termine di un corso durante il quale sono stati regolarmente remunerati". Altamente simbolica è la scelta del legno con il quale sono stati realizzati gli strumenti musicali, tra i quali anche la chitarra che domani verrà consegnata a Sting nel corso di una cerimonia privata: "Il legno è stato ricavato dalla chiglia di una barca che ha trasportato dei migranti verso le coste italiane - ha aggiunto Lucia Castellani - legno che ha visto la sofferenza e forse anche la disperazione fatto arrivare appositamente a Secondigliano per rinascere sotto forma di strumenti musicali grazie alle mani dai detenuti".