Mandragora: richiamato lotto di spinaci 'Il Gigante'

Sospetta contaminazione. A scopo precauzionale si avverte di evitare il consumo se fosse stato congelato e riportarlo in negozio

Le partite di spinaci sequestrate al Caan (Dire)

Le partite di spinaci sequestrate al Caan (Dire)

Napoli, 12 ottobre 2022 – Mentre nessuna traccia di mandragora o di altra erba velenosa è stata trovata nelle 152 cassette di spinaci sequestrate al Centro agroalimentare di Napoli, oggi è stato richiamato il lotto di produzione 273 di spinaci 'Il Gigante' 500 g per sospetta contaminazione da mandragora. Gli spinaci sono prodotti dall'azienda Spinerb di Colleoni Andrea e C snc. Nel documento relativo al richiamo delle confezioni e pubblicato sul sito del ministero della Salute, si avverte a scopo precauzionale, se fosse stato congelato, di evitare il consumo del prodotto e riportarlo in negozio.

Stramonio e non mandragora negli spinaci: l'ultima ipotesi. "Avvelenamento vegetale"

Oggi le problematiche inerenti la sicurezza alimentare dopo i recenti casi di avvelenamento per ingestione di spinaci contaminati da erbe velenose è il tema dell'audizione che la commissione regionale Agricoltura, Caccia, Pesca, Risorse Comunitarie e Statali per lo Sviluppo, presieduta dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, terrà oggi alle 14 nell'aula del Consiglio regionale della Campania, al centro direzionale di Napoli isola F13. Sono previsti, tra i partecipanti, l'assessore regionale alle Politiche agricole, Nicola Caputo, il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il presidente dell'Osservatorio regionale Sicurezza Alimentare, il direttore dell'Orto Botanico di Napoli, i direttori generali delle Asl Napoli 2 Nord e Napoli 3 Sud, le associazioni dei consumatori della Campania, le organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Ugl, Agro Alimentare, Agrocepi. 

La vicenda: cosa era successo

Il caso è scoppiato nella notte tra il 5 e il 6 ottobre all'Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Dieci le persone con evidenti sintomi di intossicazione. È apparso subito chiaro che non si trattava di una normale intossicazione da cibo, ma dietro allo stato confusionale, al vomito e perfino e alle allucinazioni c’era qualcosa di più: la mandragora. La condizioni dei pazienti sono stabili.