Mercoledì 24 Aprile 2024

Sorelle sfregiate con l'acido: cosa sappiamo sul giallo di Napoli

Le dichiarazioni della zia delle ragazze non convincono gli inquirenti. La 22enne si è costituita ieri a Napoli, ma la sua versione sarebbe "in contrasto con il quadro probatorio"

La polizia sul luogo dell'agguato

La polizia sul luogo dell'agguato

Napoli, 1 giugno 2022 – Rimane un mistero il caso delle sorelle sfregiate con l’acido, troppi i punti oscuri che non convincono gli inquirenti. Dalle dichiarazioni della zia delle ragazze, una 22enne che si è costituita ieri presentandosi alla polizia, che sarebbero in "in contrasto con il quadro probatorio acquisito" finora dalla procura di Napoli, agli altri complici di questa assurda vicenda ancora tutti da identificare.

Ma il giallo numero uno rimane il movente: forse la gelosia per una delle ragazze, ma gli inquirenti non smettono di scavare. Non è escluso che l’agguato forse rivolto solo ad una delle due ragazze, l’altra potrebbe essere stata ferita di riflesso, colpita dall’acido mentre camminava al fianco della sorella.

Sorelle sfregiate, cosa sappiamo sulal vicenda:

La confessione non quadra

Non trovano riscontro con quanto ricostruito dalle indagini, le dichiarazioni rilasciate dalla 22enne fermata per il ferimento con l'acido di due sorelle, avvenuto lo scorso venerdì notte a Napoli. La ragazza, zia delle due sorelle, si era resa irreperibile nelle ore seguenti il ferimento, che si è verificato la sera del 30 maggio nel quartiere Materdei, e si è presentata ieri alla Polizia rilasciando dichiarazioni spontanee.

Queste dichiarazioni però, fa sapere la procura partenopea, sono "allo stato non riscontrate" e "in contrasto con il quadro probatorio acquisito". Nei confronti della ragazza è stato eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Napoli, per il reato di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti.

Cosa rischia la zia?

La 22enne fermata ieri, zia delle ragazze, rischia dagli 8 ai 14 anni di carcere per avere sfregiato con l’acido le due sorelle di 24 e 17 anni, residenti nel Rione Sanità, ustionate al viso e in diverse parti del corpo. La sorella maggiore, la 24enne E.S., già mamma, ha riportato lesioni alla guancia sinistra e a un braccio, mentre la più piccola, la 17enne F.S., è rimasta ustionata alla guancia destra ed al naso.

Dopo l'agguato, le due ragazze state visitate al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli e hanno anche ricevuto una consulenza del chirurgo plastico, ma dopo sono state dimesse. Non essendo necessario il ricovero – informa il nosocomio partenopeo – ritorneranno per una visita di controllo tra qualche giorno

I fatti: cosa è successo quella notte

Era l’una di notte del 30 maggio, quando le due sorelle sono stavano camminando lungo la via Amedeo Savoia, nel quartiere Materdei di Napoli. All’improvviso sono arrivati tre scooter, a bordo sei persone in tutto. Tre ragazzi alla guida dei mezzi e altre tre ragazze sedute nella parte posteriore dei sellino. È bastato un attimo: qualcuno ha sbattuto una bottiglia di plastica, gettando il contenuto addosso alle due vittime. Era acido, immediata la sensazione di ustione e le urla disperate delle due vittime.

Sono sei gli aggressori che avrebbero gettato una bottiglia piena di acido addosso alle vittime e poi fuggite a bordo di tre scooter, il reato ipotizzato dagli inquirenti è di “deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”.

Chi sono i complici?

La polizia sta passando al setaccio le telecamere di sicurezza dei negozi di via Amedeo Savoia alla ricerca di qualche fotogramma che potrebbe inchiodare i complici. Si scava nella vita delle ragazze e sui profilo social, dove sarebbero stati pubblicati post che alludevano a invidie e malelingue, forse rivolti proprio alla zia.

Nelle prossime ore. Verranno sentiti anche gli amici e i parenti delle tre ragazze coinvolte: la zia 22enne e le nipoti di 24 e 17 anni. Non è escluso che nelle prossime ore la zia, che si è presentata spontaneamente alla polizia, possa crollare raccontando tutta la verità su questa incredibile storia di violenza.