Sicurezza Napoli, Lamorgese firma l'accordo antiviolenza. "Baby gang, il problema esiste"

La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha firmato l'accordo per la sicurezza partecipata per Napoli e la Campania. De Luca ha presentato le cricità: "Violenza sulle donne, aggressione negli ospedali e sui mezzi"

De Luca, Manfredi e Luciana Lamorgese

De Luca, Manfredi e Luciana Lamorgese

Napoli, 19 gennaio 2022 – Baby gang, spaccio e violenza in tutta la città, con aggressioni sulle donne, gli autisti dei mezzi pubblici e i sanitari sulle ambulanze e negli ospedali. Napoli accende i riflettori sui punti neri della sicurezza con la ministra Lamorgese, arrivata oggi a Napoli per un summit in Prefettura. Firmato il protocollo per l’avvio un sistema di sicurezza partecipata e integrata per lo sviluppo della città. "Il problema delle baby gang esiste e ha avuto un impatto negativo sui ragazzi", ha spiegatola ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, al termine dell’incontro. "La città non può aspettare – ha aggiunto – e i napoletani hanno diritto ad avere una città più sicura, e mai come ora ci sono tutte le condizioni". Fenomeno sotterraneo. “Quello della baby gang resta un fenomeno un gran parte sommerso perché mancano le denunce", ricorda Lamorgese.

"Bisogna pensare ai contesti sociali e familiari che non aiutano" spiega la titolare del Viminale che annuncia un appuntamento speciale dedicato al delicato tema. "Verremo anche con il ministro dell'istruzione per dare quell'impatto educativo che anche il Vescovo di Napoli richiede. È davvero importante coinvolgere aspetti ulteriori che possono incidere sulla sicurezza. Se i ragazzi non vanno a scuola e si dedicano ad attività illecite bisogna andare alla radice", ha aggiunto Lamorgese. Insieme alla ministra, al summit hanno partecipato prefetto Claudio Palomba, il sindaco Gaetano Manfredi.

E sulla dispersione scolastica, la ministra ha detto: "Manca una piattaforma informatica per l'incrocio dei dati. Negli anni precedenti erano circa 4mila i ragazzi che abbandonavano il percorso scolastico. È un dato che è andato man mano a scendere, ma senza una piattaforma bisogna vedere se i numeri sono quelli, con la speranza che vadano a decrescere".

Polizia: più agenti in città

"Nel 2022 verranno assegnate 263 unità, tra agenti e assistenti alla Questura di Napoli, con nuove assunzioni e turn over". Ad annunciarlo la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica della provincia partenopea al quale ha preso parte anche il capo della Polizia, Lamberto Giannini.

I nuovi poliziotti saranno essenzialmente a disposizione degli uffici di via Medina e, complessivamente, fino al 2027, in virtù del processo di riorganizzazione delle strutture periferiche, la Questura di Napoli, a regime, passerà da 3.726 a 4.322 unità.

Lamorgese: “Metodo e piano di azione”

Fumata bianca dal summit di oggi. "Mi pare che sia stato un Comitato positivo - ha sottolineato la ministra dell’Interno – soprattutto perché ci siamo dati un metodo e un piano d'azione che adesso verrà portato avanti dal prefetto, dal sindaco e da tutti gli attori in campo. La prossima volta che verrà il ministro dell'Interno in Prefettura a Napoli, spero di trovare queste azioni, questo piano di azioni che ci siamo dati, che abbia un timing e che si possa seguire per avere anche una certezza. Questi non devono essere Comitati di passaggio, come si dice tante volte, devono essere Comitati operativi concreti".

De Luca: “Interventi per evitare sacche di illegalità”

Un’analisi a 360 gradi sui problemi di Napoli e di altre zone critiche della Campania. “Sicurezza non coincide con repressione – ha esordito De Luca –, ma ci sono situazioni dove è necessaria anche la repressione. Per esempio le baby gang e le attività legate alle nuove tecnologie, penso servirà qualche intervento legislativo per mettere lo Stato in condizione di intervenire. Non confondiamo la sicurezza con l'ordine pubblico”, è l' invito del governatore.

“L'esplosione delle baby gang ci preoccupa – ha spiegato spiega De Luca – soprattutto in relazione ai trasporti. Vogliamo estendere i protocolli d'intesa perché davvero questa situazione è delicata con bande di delinquenti che creano problemi a personale e viaggiatori”. Immediata la risposta della ministra. “Bisogna pensare al contesto sociale che non aiuta – è stata la riflessione dei Luciana Lamorgese –: per esempio sulla dispersione scolastica bisogna andare alla radice”.

Violenza: “Donne costrette a rinunciare al lavoro”

Poi la violenza sulle donne. “Fenomeno preoccupante – sottolinea De Luca – lo segnalo perché ci sia un intervento così, come le violenze al personale sanitario, sulle ambulanze o negli hub vaccinali. Ci sono giovani donne che hanno rinunciato all'incarico. È un tema che merita attenzione e che segnalo. Non si può immaginare un presidio in ogni ospedale, ma in alcuni casi sarebbe opportuno”.

Il governatore ha inoltre segnalato al ministro che a Salerno, a piazza della Concordia, “2 o 3 ambulanti sono punto di aggregazione di immigrati e di spaccio di droghe e prodotti taroccati e di contrabbando. Li conosco personalmente e ho dato i nomi alla ministra”. Su questo De Luca incassa l' impegno del Viminale: “Chiamerò il prefetto e chiederò gli interventi necessari per evitare sacche di illegalità”, la replica della ministra Lamorgese. D'accordo col ministro, il governatore sulla necessità di responsabilizzare i cittadini: “Non ci si può illudere di avere una pattuglia in ogni angolo – conclude De Luca dipende anche dal senso di responsabilità dei singoli e dei nostri concittadini”.