Il trasporto, composto di due camion scortato da due auto della Guardia di Finanza, con i reperti ritenuti importanti per le indagini sul crollo di ponte Morandi in partenza per la Svizzera dove un laboratorio studiera' quello che rimane dei tiranti, Genova, 5 novembre 2018. ANSA/LUCA ZENNARO
Napoli, 26 luglio 2022 - Le indagini partire nei primi mesi del 2020 all'interno del rione Murattiano di Torre Annunziata dove è stata accertata l'esistenza di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Tre le piazze di spaccio con snodo in via Sambuco, sgomitate dalle fiamme gialle, nelle quali, nel periodo oggetto di investigazioni, sono state documentate oltre 300 cessioni di stupefacente, in prevalenza cocaina e crack, che non hanno subito alcun rallentamento o battuta d'arresto neppure nei periodi di restrizione dovuti al lockdown, come testimoniato dal flusso costante, nell'arco della giornata e finanche in orari notturni, di acquirenti.
Consegne al volo dagli scooter
Le attività investigative hanno permesso anche di documentare la fase di approvvigionamento delle piazze di spaccio, effettuata da due degli indagati, generalmente a bordo di alcuni scooter, che cedevano ai gestori delle piazze le sostanze "in corsa", senza nemmeno fermarsi, al fine di evitare di essere sottoposti a controllo. Nel corso delle indagini, a marzo 2020, uno degli indagati era già stato arrestato in flagranza di reato mentre prelevava da un nascondiglio 72 grammi di cocaina.
Dieci provvedimenti di custodia cautelare
Dieci le persone raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare oggi. Ad eseguire il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, sono stati gli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli: le accuse per i dieci coinvolti sono a vario titolo di detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti e, solo per due indagati, detenzione e porto illegale di armi da sparo.
In particolare - si legge nella nota - con il provvedimento cautelare è stata applicata a 7 indagati la misura della custodia cautelare in carcere, a 2 donne la misura degli arresti domiciliari in quanto madri di figli minorenni di età inferiore ai sei anni e a un indagato la misura del divieto di dimora a Torre Annunziata e in tutta la provincia di Napoli.
Eseguiti, inoltre, grazie anche al supporto della sezione aerea della Guardia di Finanza di Napoli, 14 decreti di perquisizione domiciliare nei confronti di altrettanti indagati, otto dei quali sottoposti a misura cautelare.