Napoli, sgominata la “banda del Rolex”: rapine a raffica in tutta Italia

I malviventi pianificavano “trasferte” in città del Centro-Nord e rapinavano per strada le vittime dopo averle pedinate: il valore dei colpi era di diverse migliaia di euro

Uno dei rapinatori poco prima di strappare il Rolex a un automobilista

Uno dei rapinatori poco prima di strappare il Rolex a un automobilista

Napoli, 29 giugno 2021 - Sono state arrestate ieri pomeriggio dai Carabinieri di Firenze sette persone, tutte residenti in Campania, sospettate di far parte di un gruppo specializzato nel furto dei preziosi orologi Rolex sull’intero territorio italiano.

Dei sette membri della “banda del Rolex”, cinque sono stati condotti in carcere e gli altri due si trovano ai domiciliari: devono rispondere del reato di rapina aggravata in concorso per i gravi indizi di colpevolezza emersi.

Le indagini tra Firenze e Torino

Sono state necessarie complesse indagini, che hanno coinvolto le forze dell’ordine del capoluogo toscano, di Torino e di Napoli, dopo due episodi, avvenuti a Firenze e nel capoluogo piemontese, in cui gli orologi di valore erano stati strappati con la forza dai polsi di alcuni passanti.

Il valore dei colpi era di diverse decine di migliaia di euro. Solo l’orologio rubato a Torino, e trovato in possesso a uno dei membri del gruppo di ritorno a Napoli poco dopo la rapina, in un controllo sull’autostrada A1, valeva diecimila euro.

A quel punto erano partite le indagini, e anche grazie alle telecamere di sorveglianza sono emersi i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sette arrestati. Ad esempio, nel corso delle perquisizioni sono stati trovati capi di vestiario corrispondenti a quelli utilizzati da alcuni indagati in occasione delle rapine. 

Furti e rapine in tutta Italia 

Il modo di operare della banda criminale era sempre lo stesso: gli indagati, infatti, pianificavano mirate trasferte giornaliere dal capoluogo campano verso città del Centro-Nord Italia, muovendosi a bordo di furgoni presi a noleggio, all’interno dei quali trasportavano anche due moto di grossa cilindrata, intestate a prestanome e utilizzate per pedinare le vittime e fuggire rapidamente dopo averle rapinate degli orologi in strada.