Giovedì 18 Aprile 2024

Rifiuti sulle spiagge, allarme in Campania. Le 13 zone più inquinate: quali sono

Otto rifiuti ad ogni passo sugli arenili di Napoli, Caserta e Salerno: 40 volte oltre la soglia europea. I risultati del monitoraggio di Legambiente e le iniziative del 14 e 15 maggio

Il monitoraggio di Legambiente

Il monitoraggio di Legambiente

Napoli, 12 maggio 2022 – Spiagge piene zeppe di pattume, scatta l’allarme in Campania. Camminando sull'arenile, si incontrano otto rifiuti ad ogni passo, per una media di 827 rifiuti ogni cento metri lineari di spiaggia. Un livello che supera ampiamente la soglia europea, che fissa la tolleranza a 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa.

Sono alcuni dei dati del monitoraggio effettuato da Legambiente su 13 spiagge nelle province di Napoli, Caserta e Salerno. Un brutto risveglio per cittadini e turisti, che arriva all’indomani delle 18 Bandiere Blu in Campania, che hanno premiato la qualità delle acque tra la terraferma e l’isola di Capri. Nelle spiagge prese a campione, sono stati censiti un totale di 10.752 rifiuti in un'area totale di 43.900 metri quadrati. È questo uno dei dati emersi dall'indagine Beach Litter 2022, realizzata dai circoli campani di Legambiente e che l'associazione ambientalista lancia in vista del week-end, dal 13 al 15 maggio, di "Spiagge e Fondali Puliti".

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Plastica, una minaccia per l’ecosistema

La plastica si attesta essere il materiale più comune ritrovato, ben l'80% degli oggetti rinvenuti (8.655 sui 10.752 totali) mentre ben il 62% di tutti i rifiuti monitorati nell'indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso.

"L'inquinamento da plastica in mare e sulle spiagge – spiega Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente – resta, insieme all'emergenza climatica, l'altra grande questione ambientale da affrontare con interventi e politiche mirate tenendo alta l'attenzione sul tema”. Per questo motivo è particolarmente importante l'edizione di quest'anno, visto che il 2022 si è aperto con il recepimento in Italia della direttiva europea Sup (Single Use Plastics).

“Un risultato, il recepimento della direttiva europea Sup, su cui ci siamo impegnati molto e che rappresenta senza dubbio un segnale positivo, in risposta all'sos che ci lanciano le nostre spiagge anche con il monitoraggio di quest'anno”, continua. “L'usa e getta in plastica, come confermato dall'indagine Beach Litter 2022, resta tra le principali cause di inquinamento in mare e minaccia per l'ecosistema marino", sottolinea Francesca Ferro.

"Riprendiamoci la spiaggia!"

"Riprendiamoci la spiaggia!" è lo slogan dell'edizione di quest'anno della storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della Penisola che vede in Campania decine di iniziative che interesseranno enti, scuole, comuni e associazioni. Tra le tante iniziative in programma domani, venerdì 13 maggio, pulizia a Torre del Greco organizzata con le scuole, mentre domenica 15 maggio il circolo di Legambiente Bacoli organizza insieme al Rotary Club Campania una pulizia della spiaggia Marina Grande di Bacoli, nell'ambito del progetto "Giovani per il Clima".

A Salerno, i volontari di Legambiente insieme ai dipendenti della Centrale del Latte ripuliranno la spiaggia del Lungomare Marconi: in questa circostanza sarà offerta da Centrale del Latte di Salerno una colazione e dei gadget ai partecipanti. Iniziativa di acqua-trekking, invece, per riscoprire il legame tra i corsi d'acqua e il territorio di Montoro nell'avellinese

La mappa delle spiagge più inquinate

Tra le spiagge investigate da Beach Litter, il numero più alto rifiuti spiaggiati è stato ritrovato nella spiaggia sulla foce del Garigliano nel comune di Sessa Aurunca (Caserta) con 2.770 rifiuti, pari al 25,8% del totale. Segue poi la spiaggia delle Monachelle nel comune di Pozzuoli (Napoli) con 2.435 rifiuti (22,6%) e dalla spiaggia libera di Vietri sul Mare (Salerno) con 1.043 rifiuti (pari al 9,7% del totale).

La plastica è il materiale più comune ritrovato, ben l'80% degli oggetti rinvenuti (8.655sui 10.752 totali), seguita da 1.082 oggetti di metallo (10%), 341 di vetro e ceramiche (3,2%) e 320 di carta e cartone (3%). Inoltre, ben il 62% di tutti i rifiuti monitorati nell'indagine, riguarda i prodotti usa e getta. Al primo posto, oggetti e frammenti di plastica con una dimensione compresa tra 2,5 e 50 centrimetri (13,2% del totale), seguiti dalle bottiglie e contenitori in plastica per bevande (8%), tappi e coperchi in plastica (7,9%) e ancora stoviglie usa e getta (7,1%).

Seguono poi i mozziconi di sigarette (il 6,9%) e i pezzi di polistirolo (dimensione 2,5-50 cm) pari all'6,6%. E ancora, i cotton fioc in plastica (4,7% del totale), gli oggetti e frammenti in plastica espansa (il 4,5%) e altre bottiglie e contenitori in plastica (l'1,9%). Chiudono la classifica le lattine (bevande) con lo 0,3%.