Rifiuti, lavoratori in piazza Plebiscito per il rinnovo del contratto. "Non ci fermeremo"

Il tavolo sindacale è in stallo, il contratto nazionale è in attesa di un rinnovo da 27 mesi

Una protesta in piazza Plebiscito

Una protesta in piazza Plebiscito

Napoli, 8 novembre 2021 – Lavoratori sul piede di guerra, da questa mattina gli operatori dei servizi ambientali sono in presidio sotto il palazzo della Prefettura di Napoli. Si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito e lì stanno protestando per chiedere di accelerare il rinnovo del contratto di lavoro, fermo al palo da 27 mesi.

"Oggi - spiega Mary Manocchio, della segreteria Fp Cgil Campania - siamo in piazza per lo sciopero nazionale del comparto dell'igiene ambientale perché da oltre 27 mesi il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro è fermo, c'è una rottura totale al tavolo con le associazioni datoriali che si rifiutano di venire incontro alle richieste delle organizzazioni sindacali e chiedono più flessibilità, minori garanzie per i lavoratori e anche minori relazioni sindacali". Lavoro, Orlando a Napoli: tensione tra polizia e un migliaio di manifestanti

L'iniziativa è stata promossa dalle organizzazioni sindacali di categoria, Fp-Cgil Fit-Cisl Uiltrasporti e Fiadel per sollecitare il rinnovo del contratto in tutte le imprese pubbliche e private che applicano i contratti Utilitalia e Fise/Assoambiente. "Questo - aggiunge Manocchio - non è accettabile, perché per quanto ci riguarda i lavoratori devono partecipare appieno alla vita delle aziende dell'igiene ambientale per controllarne lo sviluppo e l'organizzazione, devono assolutamente recuperare un gap economico che le aziende rilevano soltanto nell'indice inflattivo e che, a nostro avviso, deve adeguarsi al costo della vita, recuperare alcune voci delle indennità del contratto collettivo e il welfare contrattuale”. Lavoro, doppia manifestazione a Napoli: in piazza del Plebiscito operai e precari

Ma non solo. “Siamo assolutamente convinti - conclude Manocchio - che questa mobilitazione andrà oltre, per la tutela e la sicurezza dei nostri lavoratori dell'igiene ambientale. Non ci fermeremo qui se dalle organizzazioni datoriali non arriveranno risposte".