Mercoledì 24 Aprile 2024

Rifiuti Napoli, impianto di compostaggio a Ponticelli. Manfredi: "Filiera autonoma"

Secondo la giunta è l'unica via per avere una città più pulita e tasse più basse e per non pagare multe milionarie all'Ue, contraria al trasporto fuori Regione

Un'immagine di repertorio dell'emergenza rifiuti a Napoli

Un'immagine di repertorio dell'emergenza rifiuti a Napoli

Napoli, 4 dicembre 2021 - "Gli abitanti di Ponticelli, come quelli di tanti altri luoghi della città, ci chiedono investimenti, riqualificazione, trasformazione urbana e lo faremo ma analogamente Napoli si deve dotare di una filiera dei rifiuti autonoma perché è il modo per avere la città più pulita, tasse sui rifiuti più basse e un servizio migliore".  Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, all'indomani dell'approvazione da parte del Consiglio comunale della variazione di bilancio per la realizzazione dell'impianto di compostaggio nel quartiere dell'area orientale della città.  Il sindaco ha ricordato che il sito era stato individuato "con un percorso molto lungo ed è inserito nell'area del depuratore che adesso sarà riqualificata che è un'area destinata a questa tipologia di servizi".  Napoli, sequestrati 7,5 tonnellate di sacchetti di plastica illegali e 2 siti produttivi Rispetto al voto espresso dall'aula, Manfredi lo ha definito "un passaggio molto importante e anche di responsabilità. La città ha dimostrato che saprà fare la sua parte e noi come amministrazione la guideremo in questa profonda modernizzazione di cui abbiamo bisogno Sono convinto - ha concluso - che nei prossimi anni riusciremo a completare tutto il ciclo dei rifiuti in maniera anche tecnologicamente molto avanzata e sicura per la salute dei cittadini. Lo faremo con equilibrio, parlando con tutti". Traffico di rifiuti: scarti di 105 impianti campani dirottati in Veneto e Calabria

In consiglio il voto a maggioranza

Con 28 voti favorevoli e 7 contrari, il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato ieri, dopo un lungo dibattito, la delibera di variazione di bilancio per la realizzazione a Ponticelli del primo dei tre impianti di compostaggio previsti. Dopo gli interventi su questioni urgenti, la presidente Enza Amato ha introdotto la prima delibera all'ordine dei lavori, approvata dalla Giunta con i poteri del Consiglio per una variazione al bilancio di previsione 2021-2023 per l'applicazione di una quota di avanzo vincolato per l'importo complessivo di 22,6 milioni di euro (fondi annualità 2017-2018-2019). Napoli, Frank Matano alla giornata ecologica: "Importante far parte della soluzione"/VIDEO

L'assessore all'Ambiente, Paolo Mancuso, ha illustrato il provvedimento spiegando che si inserisce nell'ambito della strategia di riduzione dei rifiuti definita dalla Regione Campania, che prevede per la città di Napoli la realizzazione di tre impianti di compostaggio.

Assessore Mancuso: 3 impianti per non pagare multe milionarie all'Ue

La precedente Amministrazione individuò Ponticelli come area per il primo impianto, su una proprietà della Regione ceduta in comodato d'uso al Comune, è stato ricordato.  "La delibera - ha spiegato Mancuso - è corredata di tutte le autorizzazioni necessarie rilasciate dagli enti competenti e dei dati progettuali dell'impianto, con l'indicazione delle caratteristiche, tra le quali le fasi di lavorazione del rifiuto, che si svolgono tutte all'interno e sotto controllo costante. Si comprendono i timori dei cittadini rispetto a questi temi, anche alla luce della grave emergenza che ha colpito la città negli anni passati, ma questo conferma che la scelta non può che essere quella della presa in carico del rifiuto e della gestione industriale dell'azienda partecipata. Il costo del progetto, inoltre, è aumentato del 30 per cento, e per questo occorrerà approvare una successiva variazione di bilancio. Si tratta -, ha ricordato ancora Mancuso -, solo del primo dei tre impianti di cui la città dovrà dotarsi. Solo in questo modo si potrà evitare che la Regione continui a pagare multe milionarie all'Unione Europea per il divieto di trasportare rifiuti fuori dal territorio in cui sono prodotti".