Renzi arriva a Napoli, scatta la protesta dei disoccupati del 'Movimento 7 Novembre'

Protesta al Teatro Augusteo da parte del Movimento 7 Novembre, dove Renzi ha presentato il libro "Contro corrente".

Protesta dei disoccupati all'arrivo di Renzi

Protesta dei disoccupati all'arrivo di Renzi

Napoli, 12 luglio 2021 – Protesta dei disoccupati davanti il Teatro Augusteo, dove Matteo Renzi ha presentato il libro "Contro corrente". Il Movimento 7 novembre ha voluto fare sentire la propria voce, che già nei giorni scorsi aveva protestato per chiedere certezze sul futuro, un sit-in concluso con l'occupazione della torre tecnica del Teatro San Carlo, in piazza del Prebiscito.

Un nutrito gruppo di disoccupati, aderenti al gruppo di lotta "Movimento 7 novembre", è arrivato nella piazzetta all'esterno del teatro e armato di megafoni e striscioni ha iniziato a intonare cori di contestazione. Ad accompagnare i manifestanti anche dei cartelli la cui grafica richiama quella delle schede elettorali di un referendum sulle quali campeggia la scritta "Volete estendere il reddito di cittadinanza e allontanare dalla politica il senatore Matteo Renzi?".

Come accaduto la settimana scoirsa, i disoccupati chiedono "risposte concrete per un tavolo interistituzionale" sul redditori di cittadinanza e sull'estensione di garanzie per tutti. La situazione è sotto il controllo delle forze dell'ordine: un cordone di uomini della Polizia di Stato separa i manifestanti dall'ingresso dell'Augusteo.

Renzi: “Il reddito di cittadinaza così com'è non funziona”

“Il reddito di cittadinanza così com'è non funziona, non soltanto è diseducativo, ma è un sistema pensato dallo scienziato Mimmo Parisi, preso dal Mississippi e rimandato in Mississippi. Questo Parisi ha fatto dell'Anpal un deserto. Poi hanno inventato che sono stati un esborso di soldi pazzesco". Lo ha detto a Napoli Matteo Renzi, leader di Italia Viva, durante la presentazione del libro "Controcorrente".

"I soldi del reddito di cittadinanza - ha chiesto – allora dalli a chi cerca un lavoro, dalli a loro come incentivo. Ma quei soldi che ci sono non devono finanziare uno strumento di potere, perché nella testa dei 5 Stelle il reddito di cittadinanza era il metodo per avere un atteggiamento subalterno del cittadino verso il politico, di sudditanza". Per il senatore di Iv quella che sta conducendo "non è una battaglia di destra. Il reddito di cittadinanza - ha ricordato - lo ha votato anche Salvini. Io non mi faccio dare lezioni da quelli che hanno messo il reddito di cittadinanza e che hanno votato contro le unioni civili, contro alcune tra le riforme più importanti".