Quarto, devastato immobile confiscato alla camorra: danni per 80mila euro

I danni sono stati scoperti ieri al momento della consegna al Comune di Quarto. Il sindaco: "Immobile reso inanitabile, ma la volontà di andare avanti è più forte"

Alcuni danni della devastazione

Alcuni danni della devastazione

Napoli, 6 luglio 2021 – Devastato un immobile confiscato alla camorra, danni per oltre 80mila euro scoperto al momento della consegna al Comune di Quarto, entrato in possesso del bene ieri mattina.

Una banda di ignoti è entrata di nascosto e ha devastato l'immobile, rendendolo completamente inabitabile. Hanno asportato finestre, squarciato le tapparelle e i servizi igienici sono stati asportati e presi a martellate. Muri sventrati in alcuni punti della casa. A

A renderlo noto è il sindaco del comune flegreo, Antonio Sabino, che subito ha sporto denuncia alle forze dell'ordine. “Ieri mattina l'Agenzia dei Beni confiscati ci ha consegnato un altro immobile confiscato alla criminalità organizzata che si trova nella centralissima via Kennedy – racconta Antonio Sabino, primo cittadino di Quarto, cittadina del Napoletano – ma all'atto della consegna sono stati scoperti molti danni”.

Immediata la denuncia ai carabinieri.

“Come si legge nella denuncia presentata ai carabinieri della Tenenza di Quarto dal referente dell'Agenzia Beni Confiscati, e come constatato dai nostri tecnici sul posto – continua il sindaco – qualcuno ha reso completamente inabitabile l'immobile, con le finestre asportate, le tapparelle squarciate, i servizi igienici asportati e presi a martellate ed i muri sventrati in alcuni punti della casa. Danni stimati in almeno 80mila euro”.

Oggi i tecnici comunali sono intervenuti per mettere in sicurezza l'immobile, in attesa di capire come verranno gestiti i danni e quale sarà l'ente che si dovrà sobbarcare i costosi lavoro di ripristino dell'immobile. “All'alba di oggi i nostri tecnici sono immediatamente intervenuti per mettere in sicurezza l'immobile e scongiurare altre intrusioni”, conferma Sabino.

Un episodio che lascia l'amaro in bocca

Non si esclude l'ipotesi che il gesto possa essere messo a segno come intimidazione verso le istituzioni che si occupano di legalità, comunque è un segno di forza da parte della criminalità organizzata che cerca di mantenere il dominio sul territorio.

“Il forte rammarico – dice affranto il sindaco di Quarto – deriva dalla circostanza che questo immobile era perfettamente funzionale fino a qualche giorno fa e sarebbe stato, nelle intenzioni dell'Amministrazione, destinato con bando pubblico a finalità sociali per farne un luogo di aggregazione per i giovani e le associazioni già nei prossimi mesi. Un percorso che ora, inevitabilmente, si rallenta perché dovremo innanzitutto rendere di nuovo abitabile a nostre spese questi locali”.

Il sindaco non si arrende: “La volontà di andare avanti con il supporto delle istituzioni, delle forze dell'ordine, dell'associazionismo e del civismo quartese è più forte di tutte queste oggettive difficoltà”, conclude.