Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, il presidio delle 'Madri in rivolta' a difesa dei bambini

Tappa napoletana per la battaglia della mamme determinate a fermare gli allontanamenti coatti dei bambini. “Bigenitorialità ad ogni costo”, dicono le attiviste. Giovedì tocca a Bologna

Madri in Rivolta davanti alla Prefettura di Napoli

Madri in Rivolta davanti alla Prefettura di Napoli

Napoli, 13 luglio 2021 – Proseguo davanti alle prefetture d'Italia i presidi delle “Madri in rivolta” per dire basta alla separazione forzata dei bambini dalle loro madri. "Siamo molto contente perché questa idea nata da poche donne ha velocemente coinvolto moltissime città, tra cui Napoli. Come collettivo Donne InCuranti, Madri unite, MovimentiAMOci e MaternaMente, abbiamo dato il via alla protesta e oggi siamo qui per consegnare al prefetto un documento, uguale in tutte le città, che chiede al governo, alla ministra Lamorgese, di dire basta ad una azione di separazione di madri e bambini che nessuna legge, neanche la 54 del 2006, può giustificare". Così la sociologa Maria Esposito, del collettivo Donne InCuranti, durante il presidio davanti alla prefettura di via Stadera a Napoli per sostenere il "no" ai prelevamenti forzati di minori ed alle imposizioni violente sulla vita di donne e bambine. Hanno aderito al presidio napoletano associazioni e gruppi cittadini fra cui, Terra di lei, NoPillon Napoli, FreeDomina Associazione Culturale di Donne per le Donne, Collettivo Femminista Radicale Luna Rossa, One Billion Rising Napoli

"Noi dobbiamo ribadire - prosegue Esposito - che i legami fondanti, quelli tra madre e figlio, devono essere salvaguardati. Nessun bambino deve essere preso dalla polizia e portato violentemente in casa famiglia. La Pas (sindrome da alienazione parentale) non esiste, non esiste questa sindrome che è una invenzione di una cattiva psicologia che gli stessi psicologi hanno definito tale. Il rapporto madre-bambini ha un'importanza fondamentale e, soprattutto nei contesti di violenza, non può essere usato come strumento di separazione". Per Esposito "la legge 54 ripristina la patria potestà e la separazione dei bambini dalle proprie madri è uno strumento di ricatto verso le donne per arrivare a richieste impossibili come far vedere il padre a un bambino che lo rifiuta perché ha assistito alla violenza".

Giovedì 15 luglio 2021 il presidio delle “Madri in rivolta” si sposterà davanti alla Prefettura di Bologna.