Pozzuoli, tangenti: arrestate tre persone vicine al clan Longobardi-Beneduce

Avevano estorto 2mila euro a un imprenditore a garanzia della loro "protezione". I tre malviventi si recavano in cantiere o incontravano la vittima in altre zone di Licola

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Napoli, 18 Giugno 2021 - Sono finiti in manette i tre estorsori ritenuti vicini al clan Longobardi-Beneduce, attivo nell'area flegrea, grazie alle indagini dei carabinieri a seguito di un controllo in un cantiere nautico di Licola. R. D. S., 25 anni, di Pozzuoli, L. S., 39, (già detenuto a Poggioreale per altri motivi), e V. E. D. S., sono stati identificati dai carabinieri, che hanno notificato nei loro confronti due ordinanze di custodia cautelare ed una di divieto di dimora.

Le indagini

Tutto ha avuto inizio nel dicembre 2020, quando il titolare di un cantiere nautico aveva ricevuto la richiesta di una tangente di 2 mila euro in cambio della "protezione" del clan Longobardi-Beneduce, ed aveva versato una prima rata di mille euro. I tre malviventi si recavano personalmente nel cantiere, oppure davano appuntamento al titolare in altre zone di Licola, considerata un'area sotto controllo del clan.

Figliolia: "Bisogna avere coraggio"

"Complimenti ai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli per gli arresti di questa mattina - ha affermato il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia - eseguiti dopo un'indagine partita dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta assieme al Nucleo Operativo Ecologico di Napoli. L'affermazione della legalità passa inevitabilmente attraverso una presenza continua sul territorio e azioni di contrasto alla criminalità efficaci e costanti".

"La camorra tenta sempre di mettere le sue mani sui sacrifici di chi lavora onestamente, nel pubblico e nel privato - ha concluso il sindaco -. Per questo occorre avere coraggio, fidarsi delle forze dell'ordine e collaborare, denunciando chi compie azioni criminali. Abbiamo il dovere di difendere la nostra terra e la nostra vita, che appartengono a noi cittadini onesti e non alla camorra".