Omicidio Maimone, prove schiaccianti contro Valda, ma si cercano pistola e scarpa

Il presunto assassino, che aveva la pistola nella cinta, avrebbe prima colpito un'auto parcheggiata, poi sparato ad altezza d'uomo, uccidendo il suo coetaneo

La polizia sul luogo dell'omicidio a Mergellina, il ventenne fermato Francesco Pio Valdo

La polizia sul luogo dell'omicidio a Mergellina, il ventenne fermato Francesco Pio Valdo

Napoli, 24 marzo 2023 - Per la gip di Napoli Maria Luisa Miranda che ieri ha convalidato il fermo e disposto il carcere per il 19enne Francesco Pio Valda, accusato dalla Squadra Mobile e dalla Procura di Napoli dell'omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso da un colpo di pistola mentre mangiava noccioline con gli amici sul lungomare di Napoli la notte tra domenica e lunedì scorso, la dinamica e le responsabilità dell'accaduto sono certe.  "È evidente - scrive nell'ordinanza emessa ieri - che grazie alle dichiarazioni rese da tre dei soggetti presenti ai fatti, che sul luogo del delitto si trovavano proprio insieme al Valda, certa è la dinamica dei fatti, il motivo sottostante il litigio e l'autore del reato". 

Spari ad altezza d'uomo

"I tre, infatti, conformemente tra loro - spiega la giudice -, chiariscono la dinamica, la causa che innescava il litigio e indicano quale 'autore' dell'omicidio l'odierno indagato Valda Francesco Pio». Per il gip, "già quanto esposto è sufficiente ad affermare che gravi e precisi sono gli indizi di reato a carico dell'odierno indagato, alla luce delle attendibili e convergenti dichiarazioni rilasciate da persone presenti e a conoscenza dei fatti, ulteriormente riscontrate dalle immagini acquisite, dalle dichiarazioni rese dagli amici della vittima che davano una descrizione fisica di colui che sparava; descrizione che corrisponde alle fattezze fisiche del Valda, e dalle intercettazioni poste in essere nell'ambito di altro procedimento penale (circa la piena inutilizzabilità non vi è necessità di motivare) che svelano la piena consapevolezza dell'autore dei fatti compiuti e dei suoi familiari, da cui la scelta di darsi alla fuga". Valda, inoltre, avrebbe sparato più di colpo ad altezza d'uomo: uno ha colpito la vittima. Un altro, sempre secondo una testimonianza, è stato esploso contro una Fiat 500X grigia parcheggiata, per dimostrare che l'arma che impugnava e che portava nella cintola dei pantaloni era vera. Omicidio Maimone: spunta un cuore sull'asfalto a Mergellina

 

Si cercano pistola e scarpa 'incriminata'

Intanto, dopo che l'indiziato è rimasto muto ieri davanti alla giudice, proseguono le indagini della Squadra Mobile di Napoli: al momento, non c'è traccia dell'arma, una rivoltella calibro 38, usata dal presunto assassino, e neppure le sneakers di una nota marca che il ragazzo aveva ai piedi e che, secondo una testimonianza, sarebbe state motivo scatenante della lite: due gruppi di giovani, quella notte, si sarebbero scontrati proprio perché qualcuno le aveva sporcate pestandogliele. Francesco Pio Maimome, estraneo alla vicenda, ha avuto la sola colpa di trovarsi sulla traiettoria del proiettile quando l'altro Francesco Pio, Valda, avrebbe iniziato a sparare. 

La dinamica degli spari 

Tra coloro che erano presenti, e che hanno preso parte allo scontro c'è chi conferma che Valda abbia sparato prima in aria e poi, per dimostrare che la sua pistola non era a salve come qualcuno aveva gridato, anche contro una Fiat 500X grigia parcheggiata. Gli amici di Maimone non avevano capito cos'era successo, gli hanno aperto il giubbino e solo allora si accorgono "che era stato raggiunto da un colpo di pistola in quanto sanguinante all'altezza del petto...". Un altro spiega agli investigatori il movente del folle gesto di Valda: "Ho sentito alcuni ragazzi che discutevano animatamente. Da questioni legate alle scarpe (un paio di Louis Vuitton) e all'abbigliamento sono passati al chi sei tu e chi sono io... li avrò visti un paio di volte... avevano sempre lo stesso atteggiamento alterato". Dopo 10-15 minuti il testimone riferisce di avere sentito i colpi d'arma da fuoco e visto tanti ragazzi allontanarsi "proprio all'altezza delle telecamere". Le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona confermano la ricostruzione della dinamica dell'accaduto delineata grazie alle testimonianze acquiste dalla Squadra Mobile. Permettono l'identificazione di Valda, che spara con una pistola che portava nella cintola, e lo scontro tra due gruppi di ragazzi. Uno lo identifica tra le foto che gli vengono mostrate dalla Polizia. Domattina è prevista l'autopsia della vittima, Francesco Pio Maimone; nel pomeriggio, alle 15.30, i funerali  nella chiesa di San Lorenzo Martire nel quartiere Pianura celebrati dal vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarelli.

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