Omicidio 17enne, nipote del boss di Gragnano. Chiesto l'ergastolo per Apicella e Di Lauro

Nicholas Di Martino è stato ucciso con una coltellata il 25 maggio 2020, nell'agguato è rimasto ferito anche il cugino Carlo Langelotti

Nicholas Di Martino, il 17enne ucciso a Gragnano nel 2020

Nicholas Di Martino, il 17enne ucciso a Gragnano nel 2020

Napoli, 25 maggio 2022 – Chiesto l’ergastolo per Maurizio Apicella e Ciro Di Lauro, i due imputati accusati dell’omicidio del 17enne Nicholas Di Martino e del tentato assassinio di Carlo Langelotti, entrambi legati da rapporti parentali con una famiglia malavitosa di Gragnano, in provincia di Napoli. Nicholas, che era il nipote del boss Nicola Carfora, alias “'o fuoc”, sarebbe stato ucciso nella faida tra clan per la conquista del territorio. 

È stato il sostituto procuratore della Dda napoletana, Giuseppe Cimmarotta, ad aver avanzato oggi le richieste di condanna davanti ai giudici della seconda sezione penale della Corte di Assise di Napoli.

I fatti

Nicholas, che ai tempi dell’omicidio aveva appena 17 anni, venne accoltellato a morte una sola volta, la notte del 25 maggio 2020, a Gragnano, con una lama lunga 9 centimetri. A sferrare il colpo mortale, secondo gli inquirenti, fu Maurizio Apicella. Carlo Langellotti, cugino del 17enne, venne colpito per primo, sei volte. L'aggressione scattò, sempre secondo gli inquirenti, per la spartizione dei territori nel sottobosco della malavita napoletana.

Napoli, arrestati due 18enni coinvolti nella "spedizione punitiva" di Gragnano

L’udienza decisiva

La prossima udienza, durante la quale si discuterà le richieste di ergastolo per entrambi gli imputati, è stata fissata per il prossimo 3 giugno. Apicella è difeso dagli avvocati Carlo Taormina e Giuliano Sorrentino, Di Lauro dall'avvocato Francesco Romano. Langellotti, invece, costituitosi parte civile, è difeso dall'avvocato Raffaele Chiummariello. Si sono costituiti parte civile anche la madre della vittima, Maria Carfora, difesa dall'avvocato Antonio Rocco Briganti, e il fratello di Nicholas, Gennaro Di Martino, difeso dall'avvocato Raffaele Attanasio.