Mercoledì 21 Maggio 2025
REDAZIONE NAPOLI

Omicidi e lotte tra clan: 16 arresti a Napoli. Ci sono anche dei minori. “Scene da far west”

Blitz della polizia nei quartieri Mercato e Sanità. La svolta nelle indagini sulla morte del 15enne Emanuele Tufano e del 20enne Emanuele Durante

Fermo immagine di filmato di telecamera di sicurezza usato dalla polizia nell'indagine

Fermo immagine di filmato di telecamera di sicurezza usato dalla polizia nell'indagine

Napoli, 8 maggio 2025 – È arrivata la svolta nelle indagini sugli omicidi del 15enne Emanuele Tufano e del 20enne Emanuele Durante, i due ragazzi uccisi a Napoli da baby gang legate alla camorra. 

Sono 16 gli arresti messi a segno questa mattina nel blitz tra i quartieri Mercato e Sanità, tra le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare ci sono anche diversi minori. Sono accusati, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione di armi da fuoco: tutti reati aggravati dalle modalità mafiose.

Procuratrice: “Guerriglia urbana, una scena da far west”

La morte del 15enne Emanuele Tufano, avvenuta a Napoli il 24 ottobre 2024, "avviene all'interno di una vera e propria guerriglia urbana, nel corso della quale due gruppi contrapposti, quello della Sanità e quello del Mercato, si scontrano". Lo ha spiegato la procuratrice per i Minorenni di Napoli, Patrizia Imperato, nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta nella procura di Napoli. 

“Il gruppo della Sanità ha osato invadere un territorio sul quale quelli del Mercato pensano di avere una priorità assoluta e vedono l'altro come un invasore, un nemico che va affrontato armi in pugno. Sparano senza pietà, come se fosse una scena da far west".

La ricostruzione: Tufano ucciso dal ‘fuoco amico’

Il 15enne è stato ammazzato dal cosiddetto "fuoco amico": c'era anche lui in sella a uno dei sei scooter partiti dal rione Sanità per raggiungere il quartiere Mercato e usare le armi. Tutto è stato ripreso in un video. "L'uso delle armi – ha detto Patrizia Imperato – lascia dietro di sé una scia di sangue inevitabile. È inevitabile, come in questo caso, anche morire addirittura sotto i colpi del fuoco amico".

I due omicidi collegati tra loro? Le indagini

La vasta operazione della Polizia di Stato è scattata questa mattina all’alba su ordine del tribunale partenopeo, a conclusione delle indagini che hanno coinvolto la Direzione Distrettuale Antimafia e il Tribunale per i Minorenni di Napoli

Al centro dell'indagine della polizia, anche l'omicidio di Emanuele Tufano, ucciso a 15 anni in un conflitto a fuoco il 24 ottobre dello scorso anno in corso Umberto. Per quest'ultimo omicidio era indagato anche Emanuele Durante, vittima poi di un agguato il 15 marzo scorso. Sei dei 14 indagati sono minorenni.

Gli indagati sarebbero gravemente indiziati di essere responsabili – a vario titolo e in concorso tra loro – anche dell’omicidio Durante, avvenuto nel pomeriggio del 15 marzo 2025 non lontano dal museo nazionale napoletano. Il 20enne è stato ucciso a colpi di pistola mentre era in auto con la fidanzata. il giovane era un cugino di Annalisa Durante, vittima innocente di camorra.

Antimafia, Colossimo: “Duro colpo ai clan”

"L'operazione di questa mattina a Napoli contro la Camorra, che ha portato all'arresto di 16 persone, alcune ancora minorenni, condotta dalla Squadra Mobile della Questura e dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, rappresenta l'ennesimo colpo durissimo inflitto alla criminalità organizzata da parte degli inquirenti e delle forze dell'ordine". Lo ha detto Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia.

"Gli omicidi di Emanuele Tufano, 15 anni, e di Emanuele Durante, 20 anni, infatti, descrivono in maniera chiara e netta la ferocia nella quale si muovono i clan camorristici" ha aggiunto Colosimo. "Un ringraziamento per il lavoro svolto va alla Procura di Napoli, alla Direzione distrettuale Antimafia e alla Procura per i minorenni per il lavoro svolto che - conclude - dimostra, ancora una volta, il brillante lavoro portato avanti con tenacia dagli uomini e le donne dello Stato sul territorio".