Napoli, occupazioni abusive ad Arzano, rione 167: in avanscoperta donne e bambini

Sei le persone denunciate, due uomini e quattro donne incensurate. Cantalamessa (Lega): “Aberrante l’uso strumentale dei figli piccoli”

Carabinieri (immagini di repertorio)

Carabinieri (immagini di repertorio)

Napoli, 8 febbraio 2022 – Mandavano le donne con i figli, meglio se piccoli, ad invadere le case di Acer (Agenzia campana per l'edilizia residenziale) al rione 167.  Succede ad Arzano, ai bordi di Napoli, dove i carabinieri della tenenza cittadina hanno denunciato a piede libero 6 persone per occupazione abusiva e invasione abusiva di alcuni appartamenti di via Cristoforo Colombo.

I denunciati sono due uomini già noti alle forze dell'ordine e 4 donne incensurate tra i 24 e i 38 anni, madri di bimbi piccoli, mandate in "avanscoperta" secondo quanto previsto dal piano criminale utilizzato per le occupazioni abusive. 

Tra i 6 figura un 33enne già noto alle forze dell'ordine che, nonostante fosse residente nella stessa strada, ha deciso di occupare un altro appartamento poco distante. Gli abusivi sono stati sorpresi dai carabinieri mentre si trovavano all'interno degli appartamenti. 

Fra i denunciati,  Giuseppe Monfrecolo, 34 anni il prossimo 12 marzo, ritenuto il boss del rione di edilizia popolare noto come 167 ad Arzano, scarcerato lo scorso 18 gennaio. La pratica di fare occupare abusivamente abitazioni da donne con bimbi in tenera età è comune in tutte le regioni italiane, dato che non possono essere sgomberati nell'immediatezza, tutelati dalla Costituzione che prevale anche rispetto i diritti dei legittimi assegnatari.

Cantalamessa (Lega): Aberrante l’uso strumentale dei bambini piccoli

"È aberrante fare un uso strumentale dei figli in tenera età allo scopo di ottenere protezione e copertura delle azioni criminali come hanno fatto le quattro giovani madri colluse con la criminalità organizzata ad Arzano nel napoletano, prontamente fermate dai carabinieri mentre queste erano in avanscoperta con i loro piccoli per occupare abusivamente le case popolari in via Colombo", commenta il deputato napoletano e capogruppo della Lega nella commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie Gianluca Cantalamessa.

"Ai genitori - aggiunge - il primario compito di educare i propri figli, ma il triste e orrendo episodio di oggi dimostra che sradicare la cultura dell'illegalità è il compito più arduo che spetta alla politica attraverso l'attivazione di quei processi di formazione alla legalità e veicolazione di una vera e propria campagna di sensibilizzazione della popolazione sui temi delle criminalità e mafie, a cominciare dalle scuole, il primo vero laboratorio di formazione culturale per i bambini e le loro famiglie".