Giovedì 18 Aprile 2024

Nola, 18 reperti archeologici di inestimabile valore sequestrati a un collezionista

Corredi funerari antichi, come crateri, anfore, skyphoi, ollette e gutti, databili tra il V ed il III secolo a.C, arrivano da scavi archeologici clandestini

I reperti sequestrati a Nola

I reperti sequestrati a Nola

Nola (Napoli), 9 aprile 2022 - Sequestrati a un collezionista privato una ventina di reperti di rilevante interesse archeologico, reperti che ora grazie al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli saranno restituiti alla Soprintendenza A.B.A.P per l’Area Metropolitana di Napoli. 

I beni, databili tra il V ed il III secolo a.C, sono prevalentemente costituiti da vasellame prelevato da corredi funerari antichi, come crateri, anfore, skyphoi, unguentari, hydriai, ollette e gutti. Rinvenuti anche diversi manufatti di area mesoamericana importati illecitamente.

Le indagini, condotte dal Nucleo TPC di Napoli in collaborazione con l’Arma Territoriale del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata sviluppate anche attraverso i canali internazionali delle rappresentanze diplomatiche estere e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, hanno portato al recupero di tutti i reperti, riconducibili a scavi archeologici clandestini ed al traffico illecito di beni culturali. 

Di fondamentale importanza per le indagini è stato inoltre l’ausilio della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che può contare sul database di opere d’arte da ricercare più grande al mondo, contenendo oltre 1.200.000 oggetti asportati e quasi 56.000 furti denunciati