Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli Natale, inaugurato il Muro della gentilezza

A Bagnoli iniziativa nata in Iran in aiuto a più poveri: “Chi può dia, chi non può prenda”. A decorarlo ci hanno pensato i ragazzi dell'associazione Bereshit

Il 'Muro della Gentilezza' inaugurato a Napoli

Il 'Muro della Gentilezza' inaugurato a Napoli

Napoli, 26 novembre 2021 - Un muro che servirà ad unire e non a dividere. È il “Muro della gentilezza” presentato oggi a Napoli all'ingresso del Parco San Laise dove, come nel collaudato meccanismo di solidarietà, “Chi può dia, chi non può prenda”. L'idea, nata in Iran dove per i più poveri si lasciano attaccati al muro abiti pesanti per affrontare il freddo, è stata portata nel quartiere di Bagnoli davanti all'ex base militare dall'associazione “Nato Lavoratorio”.

“Sono tante le associazioni che si occupano di raccogliere e dare indumenti a chi ne ha bisogno - spiega la fondatrice Bruna Manfredonia - ma in questo caso, rendendo anonimi donatore e ricevente non solo si tutelano entrambi, ma si pone l'attenzione al gesto del dono spontaneo ed amorevole”. Abiti usati, qualche vecchio giocattolo, pasta, scatolame ed anche panettoni sono i primi doni lasciati davanti al Muro proprio dagli abitanti del quartiere che hanno saputo prima dell'iniziativa.

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“Avevamo giocattoli e vestiti che i nostri figli non utilizzavano più, così abbiamo pensato di lasciarli qui; speriamo possano regalare un sorriso ad altri bambini, meno fortunati dei nostri” spiegano i primi donatori accorsi. “Ho saputo dell'iniziativa - commenta sorridendo un altro abitante del quartiere - e così stamattina ho aggiunto qualcosa alla mia spesa al supermercato per lasciarla qui”.

“Abbiamo subito sostenuto quest'idea - commenta Patriza Stasi, presidente delle Fondazione Campania Welfare - e voluto che il Muro della Gentilezza fosse il varco d'accesso simbolico a questo luogo perché rappresenta ciò che concretamente adesso è diventato, ovvero uno spazio restituito alla città ed alla comunità attraverso il sostegno di attività socio-educative per i bambini, gli adolescenti, i ragazzi del territorio e le loro famiglie”.

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“La pandemia ha colpito più duramente proprio chi già era in difficoltà economica e abbiamo constatato che molte persone in questo periodo si trovano a dover scegliere se comprare un cappotto per sé o per i propri figli - prosegue la presidente Stasi - famiglie che magari, prima della pandemia non avevano queste problemi e che ora stentano ad arrivare a fine mese”. Il Muro della gentilezza è decorato con un grande puzzle realizzato dei ragazzi dell'associazione Bereshit. “Come in un puzzle - spiegano - unione è collettività possono mettere insieme tanti pezzi diversi in modo da formare un unica ed armonica opera”.

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