Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, vaccini in farmacia: il siero non arriva

Primo giorno ufficiale per le somministrazioni dei vaccini nelle farmacie napoletane, ma la maggior parte degli esercizi non ha avuto nemmeno l'accesso in piattaforma

Napoli, vaccini in farmacia: partenza lenta e problemi su piattaforma

Napoli, vaccini in farmacia: partenza lenta e problemi su piattaforma

Napoli, 7 Giugno 2021 - Ci si aspettava un assalto alle farmacie questa mattina, per il primo giorno delle somministrazioni dei vaccini anti-Covid, ma così non è stato. Partenza a rilento per le farmacie a Napoli, dove soltanto nelle dieci che avevano partecipato alla domenica dimostrativa della scorsa settimana, non ci sono stati problemi. Per la stragrande maggioranza degli esercizi, invece, c'è stato addirittura chi non aveva ancora ricevuto le credenziali di accesso alla piattaforma Soresa oppure non aveva ricevuto i vaccini.

Difficoltà comuni

La gran parte delle farmacie cittadine ha riscontrato le stesse difficoltà: "La macchina organizzativa - ha spiegato Patrizia Florio della farmacia in Piazza Leonardo, al Vomero - di ordine e sindacato è stata impeccabile. Stamattina dovevamo partire ma ci sono difficoltà sulla piattaforma online. Ho ricevuto i vaccini ma non posso accedere per registrare i pazienti o registrare la vaccinazione di chi ha già fatto l'adesione. Temevo che ci sarebbero state difficoltà e infatti non ho preso appuntamenti stamattina, chiamerò i pazienti appena si sblocca tutto". 

Le farmacie avevano avuto il via libera alla somministrazione dei vaccini martedì 1 giugno e lo stesso direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva si era detto entusiasta per la nuova fase: il medico si era augurato di arrivare a un totale di 3.000 vaccinazioni al giorno. Cifra altamente improbabile da raggiungere, almeno nella giornata di oggi.

Federfarma: "Peccato, era andato tutto bene finora"

Anche il presidente di Federfarma Campania, Mario Flovilla, ha commentato il difficile inizio delle vaccinazioni nelle farmacie: "Peccato, era andato tutto bene fino ad ora nel piano vaccinale della Regione Campania. Poi, ad un certo punto, è prevalsa una logica agonistica dove, tutti contro tutti, hanno preso a gareggiare per fare di più e prima, perdendo di vista l'obiettivo di fare meglio, di dare cioè qualità ed efficienza all'attività di prevenzione sul territorio". "All'inizio - ha detto Flovilla - si è aperta una disordinata competizione generale, della Regione contro le altre Regioni, di Napoli contro le altre province campane, perfino tra i direttori generali delle diverse Asl e tra questi e le farmacie, la cui organizzazione è stata spesso ostacolata per non dover condividere, con queste ultime, il successo delle proprie performance pubbliche. Se a questo si aggiunge la disparità di approvvigionamento dei vaccini Janssen in favore delle Asl nonché il ritardo nell'attivazione della piattaforma informatica dedicata a monitoraggio e tracciatura delle vaccinazioni da effettuare in farmacia si capisce quanto il caos sia totale". "Perfino a Napoli - ha proseguito il presidente - stamane le farmacie hanno ricevuto i vaccini ma non tutte possono somministrarli in mancanza delle credenziali digitali indispensabili all'accesso in piattaforma, che vengono notificate in ritardo ed in maniera disorganica. Ciò crea ulteriore disparità anche nel medesimo territorio provinciale, dove non tutte le farmacie sono poste nelle condizioni di operare nonostante la giornata test svoltasi in esclusiva a Napoli domenica 30 maggio che doveva servire a rodare il sistema. È evidente come una tale situazione stia generando grande disagio e disorientamento degli utenti e delle farmacie".

La critica di Flovilla

Flovilla continua, affermando di essere stato fin da subito contrario alla modalità scelta per l'avvio delle somministrazioni nelle farmacie: "La seconda fase del programma vaccinale affidato alle farmacie avrebbe meritato di partire in maniera uniforme e coordinata e non certo, come sta avvenendo, in ordine sparso e a geometria variabile, mancando l'obiettivo prioritario di garantire il raggiungimento delle popolazioni delle aree interne e, nell'imminenza della stagione turistica, di quelle costiere, in ragione della loro forte valenza economica e produttiva da sostenere". Infine, la stoccata sulle farmacie costrette a non poter vaccinare: "I proclami mediatici non bastano a camuffare questo grave deficit organizzativo. Intanto, gran parte dei 2.233 farmacisti campani, preparati e pronti a vaccinare, restano ancora con le siringhe scariche".