Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, sindaco di Striano accusato di furto di biciclette

Il primo cittadino del comune alle porte di Napoli avrebbe sottratto ad alcuni residenti i mezzi parcheggiati nell’androne della sede del Municipio

Il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice

Il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice

Napoli, 23 maggio 2021 – E’ accusato di furto di biciclette il sindaco di Striano, comune della città metropolitana di Napoli, dopo che a novembre dell’anno scorso aveva rimosso alcuni mezzi parcheggiati nell’androne del suo Municipio. Biciclette che appartenevano a cittadini, che a loro volta ne hanno denunciato la scomparsa ai Carabinieri: dopo alcuni mesi di indagini, come riporta il quotidiano Il Mattino, il sindaco Antonio Del Giudice è stato raggiunto da un avviso di conclusioni indagini con l’accusa di furto.

Le origini della storia

Tutto è partito a novembre del 2020, quando il primo cittadino di Striano ha deciso di rimuovere dall’androne del Comune alcune biciclette parcheggiate lì senza permesso. I veicoli appartenevano ad alcuni cittadini che utilizzavano lo spazio come parcheggio, sfruttando la vicinanza della sede del Comune con la stazione della Circumvesuviana: questo avrebbe scatenato la rabbia di Del Giudice, che armato di tronchese avrebbe spezzato le catene con cui erano legate e portato via le biciclette. Una serie di fotografie dell’accaduto è anche finita sui social, dando vita a un forte dibattito soprattutto nelle sedi politiche della città.

La denuncia

A quel punto, uno dei proprietari delle biciclette ne ha denunciato la scomparsa ai Carabinieri, che hanno cominciato a indagare il sindaco fino a trovare nella sua abitazione proprio uno dei mezzi sottratti. Un ritrovamento che ha portato gli inquirenti a notificare il provvedimento di conclusione delle indagini, con l’accusa del reato di furto pluriaggravato.

La difesa del sindaco

Esterrefatto il sindaco Del Giudice: ''È una vicenda paradossale, per certi versi allucinante. Non ho commesso nessun furto, mi sono semplicemente limitato a rimuovere alcune biciclette ferme, con tanto di catena, nell'androne del Comune e poste in modo da ostruire anche il regolare passaggio. Non sapevo a chi appartenessero quei mezzi”.