Euro 2020, a Napoli sequestrati 1,6 milioni di gadget e prodotti contraffatti

In tutto sono stati ritirati dal commercio 1,6 milioni di articoli non a norma come maglie e gadget delle Nazionali di calcio. Denunciati per ricettazione e commercio di prodotti falsi i responsabili

La merce sequestrata in uno dei negozi (Credit: Guardia di Finanza Napoli)

La merce sequestrata in uno dei negozi (Credit: Guardia di Finanza Napoli)

Napoli, 17 giugno 2021 - Maxi sequestro della Guardia di Finanza di Napoli: oltre un milione e seicentomila articoli contraffatti e non sicuri, tra cui capi di abbigliamento e gadget Euro 2020, ma anche mascherine prive di certificazione, sono stati ritirati dal commercio dalle fiamme gialle in una serie di operazioni.

I responsabili delle violazioni più gravi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e commercio di prodotti falsi, mentre altri venditori sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.

I sequestri legati a Euro 2020

Nel quartiere Barra, in un negozio gestito da cittadini cinesi, e in alcuni banchi abusivi tra i quartieri Fuorigrotta e la zona Stazione, i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 1,6 milioni di prodotti contraffati di note griffe come Chanel, Dior, Nike, Adidas e Gucci: oltre a questi, molte erano maglie di calcio della Nazionale, messe in vendita in occasione di Euro 2020.

Ritirate dal commercio bandiere tricolori e gadget della Nazionale

Sempre legati agli Europei di calcio gli altri sequestri in Provincia di Napoli: a Pompei sono stati ritirati dal commercio 5500 gadget di Euro 2020 privi delle indicazioni minime per il consumatore sull’origine e provenienza e sulla qualità.

A Sant’Antimo e Giugliano in Campania le fiamme gialle hanno sequestrato 35.000 articoli non sicuri, tra accessori per la cura della persona e bandiere tricolori, maglie e vari gadget della nazionale venduti in un emporio cinese e da alcuni ambulanti. 

Il sequestro di mascherine

In un negozio di abbigliamento di Nola, sempre in Provincia di Napoli, e in un magazzino di un rivenditore all’ingrosso di biancheria a Ottaviano sono state sequestrate, infine, quasi 18mila mascherine non a norma.