Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, salta la seduta del Consiglio comunale: in aula solo 13 su 41

Questa mattina in aula non si è raggiunto il numero legale. Assenti non solo alcuni membri di opposizione, tra cui quelli del Pd e del M5s, ma anche i rappresentanti di maggioranza del gruppo Dema

Napoli, salta la seduta del Consiglio comunale: in aula solo in 13

Napoli, salta la seduta del Consiglio comunale: in aula solo in 13

Napoli, 20 Maggio 2021 - L'appuntamento era previsto per stamattina, ma la maggior parte dei consiglieri non si è presentata. Per questo motivo la seduta del Consiglio comunale di Napoli non c'è stata e le discussioni in agenda per oggi, sono state rinviate per il mancato raggiungimento del numero legale. ''Non è una bella pagina", ha dichiarato Domenico Palmieri, di Napoli popolare, lasciando la Sala dei Baroni.

Assenti consiglieri di maggioranza

Tra i grandi assenti di oggi c'era tutta la maggioranza del gruppo Dema e alcuni consiglieri di opposizione tra cui quelli del Pd e del M5s. Assenze che pesano, specialmente in una giornata come quella di oggi, visto che tra gli argomenti su cui dibattere c'erano le due informative sulla vicenda delle multe elevate nella Ztl temporanea del centro storico e quella sui riflessi sui bilanci dei Comuni della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la possibilità per i Comuni di spalmare il debito storico in 30 anni.

Palmieri: "Andare avanti così non serve a nessuno"

Erano solo in 13 questa mattina all'interno della Sala dei Baroni nel Maschio Angioino, dove si riunisce il Consiglio comunale, tra cui anche Domenico Palmieri (Napoli Popolare): "Il Consiglio comunale deve andare avanti perché c'è l'esigenza di non mandare in dissesto l'amministrazione comunale che sarebbe un grave danno per la città. Tuttavia dobbiamo registrare ancora oggi l'assenza della stessa maggioranza. Credo che il sindaco debba fare le opportune valutazioni perché andare avanti così non serve a nessuno: è un danno per tutti. Ci auguriamo che sia una pagina dovuta alla situazione legata al Salva Comuni che si starebbe scrivendo a Roma''. 

Nonno: "Città ridotta a un cumulo di macerie"

Critiche anche dal consigliere di Fratelli d'Italia, Marco Nonno, secondo cui ''quarant'anni di centrosinistra, con varie sfumature di rosso, hanno ridotto questa città a un cumulo di macerie. Ciò che sconvolge è la mancanza totale di rispetto delle istituzioni da parte del sindaco che ormai è tutto preso dalla sua campagna elettorale in Calabria per cui ha totalmente abbandonato la città che merita un ricambio culturale e politico'', ha detto.

"Il Consiglio non si ferma"

Duro lo sfogo anche di Alessandro Fucito, presidente del Consiglio comunale di Napoli, che ha annunciato ai presenti la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo: "Chi ritiene che il Consiglio possa essere fermo non avrà gioco facile. Suggerirei di valutare - ha aggiunto - la possibilità della seconda convocazione perché il Consiglio o si scioglie e va a casa o opportunamente si convocherà fosse anche in 14 consiglieri di maggioranza e opposizione."

Venanzoni: "Un fallimento dietro l'altro per il sindaco"

"Un altro passaggio a vuoto da parte del Consiglio comunale e dell'Amministrazione de Magistris. La seduta prevista per oggi è saltata soprattutto per la colpevole assenza della maggioranza, in aula erano solo quattro le presenze, su 13. Un fallimento dietro l'altro per il sindaco di Napoli, o meglio ex sindaco, che aggrava ancor più la situazione economica e sociale della città, dei napoletani. Noi però vigileremo sempre perché questa situazione non precipiti ancora di più", così in una nota Diego Venanzoni, consigliere regionale della Campania.

"Commissariamento subito"

La consigliera comunale Roberta Giova chiede addirittura il commissariamento, perché "giunti a questo punto della questione de Magistris, riteniamo che l'unica strada possibile da perseguire, da qui alla fine della sua legistratura, non può essere che l'unica soluzione. Non vorremmo comunque che dietro questa assenza in aula della maggioranza a cui è deputato il sostegno dell'amministrazione, ci sia una ben precisa volontà di affidarsi ad una ipotetica richiesta al governo di intervenire e quindi di lavarsene le mani".