Mercoledì 24 Aprile 2024

Concerto Primo Maggio, de Magistris: “La cultura non si censura mai”

Il sindaco di Napoli interviene dopo la manifestazione dei sindacati: “Saremo sempre dalla parte di chi rivendica i diritti di dignità e civiltà”

Luigi De Magistris (Ansa)

Luigi De Magistris (Ansa)

Napoli, 2 maggio 2021 – Dopo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, anche il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, interviene all’indomani del Concertone del Primo Maggio e delle polemiche che ne sono seguite per l’intervento del rapper Fedez sul palco.

“Ieri il concerto del Primo Maggio – ha dichiarato – è stato particolarmente importante, non solo perché non è avvenuto nella tradizionale piazza San Giovanni affollata, piena di giovani felici di sentirsi comunità, ma perché sul palco si è ricordata la prematura scomparsa di una persona a noi cara, un nostro amico, Antonio Prisco, il coordinatore nazionale dei rider dei Nidil Cgil, con cui solo un anno fa scrivemmo al Comune, prima città in Italia, la ‘carta dei diritti dei rider’”.

De Magistris: “Sempre dalla parte di chi difende i diritti”

De Magistris ha poi aggiunto che “Antonio mancherà molto, era un ragazzo pieno di energie che si è sempre battuto per le ingiustizie e per i diritti. Gli stessi diritti, invece, che sono stati in qualche modo negati a Fedez che, sempre sullo stesso palco, ha espresso l'importanza dell'attuazione del Ddl Zan, tanto ostacolato dalla Lega e che purtroppo è stato argomento di attacco e intimidazione”.

“Tutto questo è inaccettabile. La cultura non si censura, mai – conclude il sindaco di Napoli –. Noi saremo sempre dalla parte di chi esprime le proprie idee e di chi rivendica insopprimibili diritti di dignità e civiltà. Evviva il Primo Maggio fatto di lotta e libertà!”.

Nella tarda mattinata, poi, de Magistris è tornato sull'argomento con un tweet. "Fedez è stato bravissimo. Grave non è solo la Lega con le sue idee violente contro l'uguaglianza, ma chi governa e si allea con la Lega. Serve allora una potente insurrezione culturale contro il virus del pensiero unico e del conformismo politico nazionale".